Le "Bananeras" in Nicaragua



Campagna di appoggio a favore dei lavoratori colpiti dagli effetti del pesticida "NEMAGON", utilizzato nelle piantagioni di banane del Centroamerica
 

 

Lettera di ringraziamento della ASOTRAEXDAN
Aggiornamenti 2005

Notizie 2004

Notizie 2003

Notizie 2002

Notizie 2001

Campo Pagado pubblicato su "El Nuevo Diario" e "La Prensa" da AIN in occasione della Marcia di protesta del 20 ottobre 2002
Italiano Español
Relazioni sulle spese mediche per le analisi e gli interventi chirurgici da estate 2001 a fine marzo 2004 (formato ACROBAT PDF)
 
Preventivo operazioni su 50 donne (agosto 2001)
     
    Relazioni spese 
    (ultima: 9 marzo 2005) 
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Articoli e aggiornamenti Presentazione della campagna
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ANNO 2001

Obblighiamo le multinazionali a risarcire le lavoratrici e i lavoratori delle bananiere del Nicaragua.

Tumori, infertilità, incapacità al lavoro, deformazioni, malformazioni congenite, caduta di capelli, delle unghie, della pelle, cecità progressiva, alterazioni nervose.
Sono solamente alcuni degli aspetti dell’uso indiscriminato di pesticidi da parte delle multinazionali sui lavoratori delle bananiere del Nicaragua e in generale di tutto il Centroamerica.

Nemagón : breve storia
Già nel 1977 ricercatori scientifici nordamericani scoprirono che la sostanza chimica causava sterilità nei lavoratori dove il pesticida veniva prodotto e questo provocò l’immediata proibizione del suo utilizzo in California, proibizione che venne estesa due anni dopo a tutti gli Stati Uniti. L’uso e la fabbricazione del Nemagón (dibromo cloruro di propano) venne dunque proibita nel cuore dell’impero ma non ne venne proibita la possibilità di esportarlo in altri paesi. Il fine era quello di esaurire le ingenti scorte giacenti nei magazzini delle multinazionali che avrebbero perso milioni di dollari in caso di una totale messa al bando.
Chinandega, la regione del Nicaragua in cui tuttora sono concentrate le più grandi piantagioni di banane su terreni affittati dai piccoli proprietari terrieri locali a Dole, Chiquita e Standard Fruit, che hanno “impiegato” nel tempo più di 8000 lavoratori,avrà come eredità, oltre al devastante carico di vittime umane, anche un inquinamento generalizzato e la contaminazione delle falde acquifere per circa 120 anni. Da queste attingono l’acqua la maggior parte delle popolazioni rurali della zona.
Le belle banane delle multinazionali che vediamo esposte nelle maggiori catene di distribuzione, anche in Italia, e le loro rassicuranti pubblicità nascondono, dietro il loro bell’aspetto, un uso eccessivo di sostanze antiparassitarie e fertilizzanti.
Il Nemagón veniva utilizzato perché si era notato che eliminava un parassita che ne impediva l’esportazione verso gli Stati Uniti, ma anche perché aumentava la produzione e migliorava l’aspetto delle banane.
Il 17 gennaio 2001 è stata pubblicata, dopo mesi di attesa e più di due anni e mezzo di dure lotte dei lavoratori del banano la legge 364: ”Legge Speciale per Promuovere Processi Richiesti dalle Persone Colpite dall’Uso di Pesticidi Fabbricati a base di DBCP”.
E’ un passo molto importante in quanto è l’unica legge specifica che esiste in tutta l’America Latina e che mette le basi per costringere le multinazionali fabbricanti, distributrici, applicatrici e commercializzatrici del Nemagòn e Fumazone a pagare gli enormi danni provocati, durante tutti questi anni, ai lavoratori ed alle lavoratrici delle piantagioni di banane.
A seguito di questa legge il 28 febbraio del 2001 le vittime del Nemagón, che si sono organizzate nell’ASOTRAEXDAN (Asociaciòn de Trabajadores y Ex trabajadores Afectados por el Nemagón) rappresentate inizialmente (*) dallo studio legale Ojeda, Gutierrez, Espinosa e soci ( *in seguito  cambiato per problemi legali), hanno presentato davanti alla Terza Giurisdizione Civile del Distretto di Managua le prime denunce per danni e lesioni. I tre avvocati nicaraguensi che hanno intentato la causa contro sette multinazionali statunitensi hanno l’appoggio, grazie ad un incontro quasi casuale con Victorino Espinales Reyes (presidente dell’ASOTRAEXDAN), degli avvocati Thomas Gerardi e Walter Lack, (*) anch’essi statunitensi, che hanno già vinto alcune cause per “danni di massa” contro potenti compagnie obbligandole a indennizzare quanti avevano sporto denuncia attraverso le autorità giudiziarie ( *anche questo buffet giuridico è cambiato insieme al precedente). Ad oggi le denunce giacenti sono 3600.
In Nicaragua sono quasi 4000 i nuovi lavoratori che operano all’interno delle piantagioni appaltate a Chiquita e Standard Fruit, che hanno rilanciato la produzione delle banane fino a farla tornare a quella degli anni ’70, ma anche la loro condizione non differisce da quella di quegli anni. Un dollaro al giorno per otto ore di lavoro, sospetti di utilizzo di sostanze chimiche dannose, mancato pagamento dei contributi.

Nota: a metà dicembre 2002, 4 delle 7 multinazionali denunciate sono state condannate in primo grado in Nicaragua, per cui le sentenze devono essere trasferite a corti statunitensi affinché queste le rendano esecutive. Non si dovrà abbassare le guardia, poiché le imprese tenteranno con ogni mezzo di ritardare i risarcimenti o di non pagare, quindi la campagna continua. 

Perché la Campagna
Siamo convinti che “un mondo diverso è possibile” e “un altro mondo è in costruzione” e per questo vogliamo contribuire a mettere le multinazionali di fronte alle loro responsabilità.
Oggi infatti sembra non solo possibile, ma anche realizzabile, costringere le multinazionali a rispettare almeno alcune regole di condotta.
Vogliamo contribuire ad accendere i riflettori sui comportamenti delle multinazionali e riaffermare che il mondo non può essere governato dalle sole logiche del profitto.

La campagna si sviluppa su due filoni principali:

  • La raccolta di fondi a favore dei lavoratori delle bananiere per sostenere le spese per le cure mediche immediate.
  • L’invio di cartoline di pressione alle multinazionali responsabili della produzione del Nemagón a quelle che lo utilizzarono nelle piantagioni e a quelle che ne commercializzarono i prodotti, che sono le stesse contro cui i lavoratori riuniti nell’associazione ASOTRAEXDAN hanno intentato la causa.

  • Dow Chemical Company - Shell Oil Company - Occidental Chemical Company - Dole Limited Company - Chiquita Brand - Del Monte - Standard Fruit Company
Promuove la campagna:
Associazione Italia-Nicaragua.

Hanno aderito alla campagna:
Coordinamento Lombardo Nord-Sud del Mondo - Rete Lilliput Nodo di Milano - Movimento Consumatori Lecco - Cooperativa Nazca - Associazione di Amicizia e Solidarietà Italia-Cuba Milano

Ulteriori adesioni ci sono pervenute da:
Giulio Girardi, Luisa Morgantini, Ettore Masina, Lidia Menapace, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Rete Lilliput, Rete Consumo Critico Roma, Ya Basta Lombardia, Massari Editore, Rete per la globalizzazione dei diritti Genova, Associazione L’Orlando Curioso Milano, Associazione Pindorama, La Piccola Editrice Celleno (VT), Centro Comunitario Celleno (VT) Segreteria Regionale Liguria Medicina Democratica, Centro Studi per la Pace, Democrazia Popolare, Coop.La Gramigna La Spezia, Centro Sociale Obelix (Roma), Terre Libere, Mario Agostinelli, Emilio Molinari, Franco Calamida, Rete Radio Resch Milano, Ass. Makondo Tre La Spezia, Associazione Un mondo di mondi La Spezia, S.Canese (Pres. Arci Solidarietà La Spezia), R.Bandoli (Resp.politiche sociali Arci La Spezia),  Verdi Viterbo,  La Villetta (Bo), Amanecer (Bo), Assopace (Bo), Progetto Solidarietà (Bo), Guerre & Pace, Movimentogiovanieuropei.com, Acea Equo, Scuola Pace Senigallia, ASAL, Rivista ADISTA,  Assoc-La Comune Carugate, Comitato Gigi Bottasini, Assoc.TATAVASCO, Assoc.Luca Rossi (Mi) , Coop.Equazione (Aqui.T), Assoc. Intorno Al Cerchio, Bottega Comm. Equo Potosì, Coop. Unicomondo (Vi), Coop. Pace e Sviluppo (Tv), Assoc. Mascobado (P. S. Pietro - Bg), Bottega del Sole (Iglesias), Macondo Commercio Solidale (Palermo), Coop. La linea dell'arco (Vicenza), Baronti  Eugenio (Segr. PRC Lucca), Assoc. Internaz. MINORES per la Dignità delle Culture, Assoc.Kwa Dunia (Parma), Bottega Solidale (Avezzano-Aq), Ong ANS-XXI, ACRA, Gruppo Missionario Seminario Arcivescovile Benevento, Arci Lucca, Bottega Commercio Equo "Il Cerchio"  D. del Garda.  Bottega 'O Ppapece Napoli, ARCI-Metromondo, Coordinamento Comasco per la Pace, Roberto Musacchio (Direz. Naz. PRC e  responsabile Ambiente PRC), Bruno Manganaro (Segr.Reg. CGIL Liguria), Walter Seggi (Assessore Comune di Genova), Dante Taccani (Assessore Comune di Genova),  Laura Tarantini - Roberto De Logu - Patrizia Poselli (Consiglieri Comune di Genova), Giacomo Conti - Aurelio Maccio - F. Giannelli (Consiglieri Provincia di Genova), Marco Nesci - A. Fortunati (Consiglieri Regionali Liguria), Don Andrea Gallo (Comunità San Benedetto al Porto Genova), Ass. "Mi Ranchito" (Milano).



Coloro che volessero contribuire alle spese organizzative, possono utilizzare il c/c postale n. 13685466 oppure il c/c bancario n.19990 (Banca Popolare di Milano ag. 21) intestato a: Associazione Italia-Nicaragua Via Mercantini 15 (c/o CGIL) - Milano (specificando nella causale se il contributo è per la campagna oppure per le spese sostenute per promuoverla)
Per ulteriori informazioni, tel. e fax: 02-33220022 E-mail:itanica@iol.it