29 giugno 2001
Aggiornamento Bananeras
In questi ultimi giorni si è presentata la sedicesima denuncia delle 36 previste e si è raggiunta la cifra, richiesta per l’indennizzo agli ex lavoratori e lavoratrici delle bananeras colpiti dal Nemagòn, di $ 2.450.500.000 (circa 4.901.000.000.000 lire).
Nelle ultime denunce sono state inserite le prime 400 donne. Durante gli esami medici, indispensabili per poter presentare la denuncia, è emerso un dato catastrofico. Di queste 400 donne il 12.5% è affetta da cancro; un ulteriore 8% ha segni di rigonfiamenti in varie parti del corpo ed un 9% è risultata con macchie scure in vari organi e si stanno facendo ulteriori esami per verificare la presenza di tumori. In definitiva il rischio di raggiungere un 30% di donne colpite da cancro è molto elevato.
Durante l’ultimo mese sono aumentate le morti di persone affiliate alla Fondazione degli ex lavoratori colpiti dal Nemagòn arrivando a 137 negli ultimi 2 anni e mezzo, mentre due persone, di cui un bimbo, sono in fin di vita.
Si sta anche cercando di effettuare una analisi per individuare la percentuale di bambini colpiti da malattie o deformazioni a causa dell’effetto del Nemagòn sui genitori. E’ un’indagine molto difficile in quanto, le famiglie, per pudore e vergogna, si dimostrano restie nel pubblicizzare la propria situazione.
La Fondazione, che continua ad avere grossi problemi economici e che continua a sostenersi con aiuti che gli arrivano dall’estero, tra cui quelli che si stanno raccogliendo con la Campagna lanciata dall’Associazione Italia-Nicaragua, ha deciso, per affrontare le enormi spese mediche per le persone che versano in gravi condizioni di salute, di chiedere aiuto allo Stato come prevede un articolo della Legge 364.
In un anno elettorale come questo e con gli obblighi che gli Organismi Finanziari Internazionali stanno imponendo al Governo per tagliare le spese pubbliche, sarà molto difficile poter ottenere gli aiuti che verranno richiesti.
A peggiorare la situazione in cui versano gli ex lavoratori e lavoratrici delle bananeras, si è aggiunta la scoperta che, durante decenni di lavoro, i proprietari delle fincas, in quanto datori di lavoro, non hanno versato i contributi alla Previdenza Sociale e quindi quasi nessuno sta ricevendo una pensione dallo Stato.
Assume ancora più importanza il nostro sostegno di denuncia contro le multinazionali e per sostenere le spese mediche più urgenti.
Per quello che riguarda l’aspetto "legale", a seguito di uno slittamento dei tempi, solo il 21 giugno è scaduto il termine di 60 giorni entro il quale le multinazionali nordamericane potevano presentarsi per proporre un accordo sulla prima denuncia presentata in febbraio. Non essendosi presentate, l’Asotraexdan, chiederà, ora, al giudice incaricato della causa, di comunicare l’inizio dei 90 giorni, previsti dalla Legge 364, entro i quali le multinazionali dovranno adempiere a tutta una serie di azioni tra cui il versamento 300 milioni di cordobas come anticipo sulle spese processuali e sugli eventuali indennizzi da dare ai lavoratori.
Il 29 giugno scatterà lo stesso meccanismo per la seconda denuncia e così via, ogni 8 giorni, per le prime 11 denunce presentate in questi mesi.
Se, scaduti i 90 giorni, nessuna delle multinazionali si presenterà per adempiere agli obblighi di legge, immediatamente verrà chiesto al giudice di emettere la sentenza di colpevolezza e la causa si sposterà negli USA per la sua esecuzione.
Attualmente, le uniche due multinazionali che hanno dato segni di vita, sono state la Del Monte e la Occidental Chemical Company attraverso l’invio di una lettera privata agli avvocati nicaraguensi che stanno seguendo il caso per conto degli ex lavoratori. In tale lettera si dichiarano innocenti di tutte le accuse ed estranee alle cause che stanno provocando le malattie e la morte degli ex lavoratori e lavoratrici.
Il Presidente della Asotraexdan ci ha anche comunicato che sono entrati in possesso di 18 barili, che risalgono agli anni 70-80, in cui veniva conservato il Nemagòn. Tali barili sono di proprietà della Shell e della Occidental Chemical Co. e serviranno come prova durante il processo.
Per quello che riguarda la Campagna Nazionale lanciata dall’Associazione
Italia-Nicaragua, sono stati consegnati i primi 1220 dollari raccolti e
si stanno effettuando, in varie parti d’Italia, incontri o serate sul tema
seguendo sempre il duplice obiettivo di informare e di raccogliere fondi.