Il Governo ritratta sulla legge 364
Giorgio Trucchi, 25 ottobre 2002
La grande marcia di domenica scorsa (i bananeros hanno conteggiato più di 10 mila persone) a Chinandega, la pressione dei mezzi d’informazione nazionali e la grande risonanza che ha avuto il caso sul territorio nazionale, ma anche all’estero, hanno spinto il Governo del Nicaragua a ritrattare le azioni che aveva intrapreso per far dichiarare incostituzionale la Legge 364.
Il lunedì mattina dopo la marcia due rappresentanti della Asotraexdan (associazione che ha denunciato le sette multinazionali per i danni provocati con la produzione, commercializzazione e applicazione del pesticida Nemagòn nelle piantagioni di banane in Nicaragua) e tre rappresentanti di altri movimenti minori di ex lavoratori e lavoratrici del banano colpiti dal Nemagòn, sono stati invitati ad un incontro con il Segretario della Presidenza, Julio Vega Pasquier e con il Consigliere Politico della Presidenza, Josè Antonio Alvarado. Durante l’incontro i due rappresentanti del Presidente Bolaños hanno assicurato che la Risoluzione emessa dal Procuratore Generale della Repubblica non era stata idea del Presidente della Repubblica, ma un’azione personale del procuratore Francisco Fiallos ed hanno dato il completo appoggio alla causa degli ex lavoratori e lavoratrici del banano.
Le organizzazioni presenti all’incontro hanno CHIESTO ed OTTENUTO l’immediato ritiro della Risoluzione della Procura Generale della Repubblica che era stata inviata a tutti i Giudici di Corte Civile del Paese e la Presidenza della Repubblica ha garantito che mai promuoverà azioni per dichiarare incostituzionale la Legge 364 dato che è un’azione che spetta solo al Potere Giudiziale. Inoltre è stato chiesto l’appoggio finanziario e tecnico in tre aree: Sanità, Giustizia (con la nomina di un Procuratore Speciale) e Assistenza Sociale e che venga destinata, all’interno del Bilancio dello Stato, una somma per questa problematica.
Le organizzazioni di bananeros hanno chiesto la formazione di una Commissione Permanente in cui si possa seguire passo a passo gli sviluppi dei processi, con la partecipazione dello Stato attraverso, appunto, una figura di Procuratore Speciale, scelto da loro, che abbia il compito di osservatore e consigliare, ma senza nessun tipo di ingerenza nelle scelte dei denuncianti.
Sono anche stati discussi i 6 punti contenuti nel documento inviato dalla Asotraexdan al Presidente della Repubblica, ed attualmente la Presidenza li sta valutando.
E’ stato riconosciuto che il processo in corso contro le multinazionali resterà di carattere privato e gestito interamente dalla Asotraexdan con l’avallo dello Stato nicaraguense attraverso la figura del Procuratore Speciale di cui parlavo precedentemente.
Le organizzazioni hanno smentito le notizie comparse sul giornale La Prensa secondo cui il Segretario della Presidenza avrebbe dichiarato che il Governo sta già dando assistenza medica ed abbia già inviato gruppi di dottori presso gli ammalati a causa del Nemagòn.
Nella giornata del 23 ottobre la Presidenza della Repubblica ha emesso un comunicato che è stato ampiamente diffuso, in cui si dice:
"1. Il Presidente della Repubblica riafferma il suo totale rispetto verso l’indipendenza dei Poteri dello Stato e ciò include il fatto di non immischiarsi in argomenti loro propri, né invaderli o far proprie le funzioni che non lo sono;
2. Di conseguenza a quanto detto la Presidenza della Repubblica chiarisce alla popolazione nicaraguense che non è in grado di dichiarare la costituzionalità od incostituzionalità della Legge dato che è un compito propria del Potere Giudiziale in base a quanto stabilito nell’Art. 164 numero 4 della nostra Costituzione Politica. Inoltre aggiunge che non è sua intenzione promuovere iniziative per derogare la Legge.
3. La Presidenza della Repubblica riafferma il suo incondizionato appoggio alle persone colpite dall’insetticida Nemagòn, e gli conferma la sua solidarietà. Inoltre riconosce che i diritti umani delle persone colpite dall’insetticida Nemagòn sono irrinunciabili ed inviolabili, ragione per cui la Presidenza della Repubblica esprime con questo mezzo il suo totale rispetto a questi diritti ed il suo fermo impegno nel farli prevalere e nel garantire il loro rispetto da parte di tutte le istanze del Potere Esecutivo."
Dopo le dichiarazioni emesse dalla Presidenza della Repubblica, il Procuratore Francisco Fiallos ha rilasciato dichiarazioni esplosive in cui si rifiuta di fungere da capro espiatorio dato che, dice, la Presidenza ed i vari Ministri coinvolti erano perfettamente al corrente della Risoluzione che, tra l’altro, gli era stata richiesta dal Ministro degli Esteri su pressione dell’Ambasciata degli Stati Uniti.
La cosa più probabile è che sia il Presidente Bolaños che i Ministri degli Esteri e di Incentivo, Commercio ed Industria fossero perfettamente a conoscenza di quanto stava accadendo e che la grande pressione dei giorni scorsi li abbia convinti a calmare le acque.
L’intenzione ora della Asotraexdan e dei suoi alleati è chiaramente di non ritirare il loro piano di lotta e di continuare a rimanere all’erta per verificare se veramente il Governo e la Procura della Repubblica siano intenzionati a rispettare gli accordi presi.
Intanto, nei prossimi giorni, il Procuratore verrà chiamato in Parlamento dalle Commissioni Lavoro e Diritti Umani per esporre sul caso ed oggi incontrerà la Asotraexdan per discutere su quanto è accaduto.
Per la giornata di oggi, 25 ottobre, la Commissione Diritti Umani ed il Centro Nicaraguense di Diritti Umani (CENIDH) dovrebbero emettere una risoluzione a favore della Legge 364 e degli ex lavoratori e lavoratrici del banano mentre, all’inizio della prossima settimana, la stessa Asamblea Nacional (Parlamento) dovrà emettere una risoluzione, importantissima dato che il Potere Legislativo è l’unico che potrebbe mettere mano alla Legge 364, ufficiale su tale Legge.
Lo stesso Victorino Espinales, Presidente della Asotraexdan, ci ha comunicato che la Presidenza della Repubblica ha chiesto che venga sospesa la Marcia dei Mille su Managua prevista tra 10 giorni, che si ritiri la denuncia presentata presso la Asamblea Nacional contro il Procuratore Generale di Giustizia e che si sospenda la richiesta di far chiamare il Presidente Bolaños in Parlamento per dichiarare su quanto successo nelle scorse settimane.
La risposta della Asotraexdan è che tutte queste azioni restano programmate in attesa di verificare il comportamento del Governo ed il rispetto degli accordi presi. Si manterrà un’Allerta Permanente e la gente è già pronta per muoversi su Managua.
E quindi necessario mantenere la pressione sul Governo anche da parte di chi sta lavorando in Italia su questo tema e quindi continuare ad informare, organizzarsi e spedire le lettere che potete trovare nel sito dell’Associazione Italia-Nicaragua www.itanica.org
Sicuramente è un gran risultato, ma non è il momento di "dormire sugli allori" perché il cammino è ancora molto lungo. Lo stesso Victorino Espinales commentava che il Governo di Bolaños è molto più pericoloso di quello di Alemàn. Bolaños è molto più sottile ed agisce in modo nascosto senza quasi farsi accorgere e sta riuscendo a far convergere su di sé i favori di grandi strati della popolazione. Per cui si può collaborare con il Governo, ma facendo molta attenzione e mantenendo la pressione.
Per quello che riguarda il processo è ancora fermo per tutto quello che è successo.
Già in questi giorni si è iniziato il processo di ricusazione del Buffet Giuridico "Ojeda-Gutierrez" ed il nuovo avvocato, Léster Gallo, che prossimamente si unirà ad altri due per conformare un buffet giuridico, sta già controllando tutta la documentazione legale per inserirsi come nuovi Legali della Asotraexdan. Il processo di ricusazione all’interno delle 35 denunce presentate in passato prenderà circa due mesi di tempo, ma questo non inciderà sulla ripresa del processo delle prime 6 denunce che erano arrivate alla soglia della sentenza di primo grado.
A questo punto la cosa più importante è verificare con la Giudice lo stato dei documenti, di cui vi avevo mandato copia, presentati in modo vergognoso da Gutierrez-Ojeda, con cui si chiedeva l’estromissione di tre multinazionali (Chiquita, Del Monte e Occidental Chemical Corp.) dal processo in corso. A detta di Victorino la cosa non dovrebbe creare ulteriori problemi in quanto la legge in Nicaragua dice che non si può denunciare e processare una persona due volte per lo stesso motivo ma, in questo caso, non è stata ancora emessa nessuna sentenza e non è avvenuto ancora nessun processo e quindi i nuovi avvocati chiederanno l’annullamento della richiesta di estromissione e presenteranno una nuova richiesta per inserire nuovamente le tre multinazionali nella denuncia.
In questo momento non si è in grado di sapere quando riprenderà il processo, ma il tempo sembra non essere molto lungo.
Continuiamo a mantenere viva l’attenzione su questo caso.