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Aggiornamenti Bananeras agosto 2002

di Giorgio Trucchi

Sembra senza fine la lunga attesa della prima sentenza che dovrebbe condannare le multinazionali delle banane per la produzione, la commercializzazione e l’utilizzo del Nemagòn in Nicaragua e per i disastrosi danni provocati a migliaia di persone nella zona di Chinandega.

Ai primi di agosto eravamo rimasti che la giudice incaricata del caso, Vida Benavente, aveva dichiarato in "rebeldìa" (ribellione) le sette multinazionali per il fatto di non essersi presentate in Nicaragua per adempiere ai requisiti che prevede la Legge 364, tra i quali i depositi di garanzia per poter affrontare il processo. La unica delle multinazionali che aveva cercato una mediazione era stata la Dole che, alla fine, ha anche lei rinunciato subendo la stessa sorte della altre Compagnie.

A partire da questi primi giorni di agosto erano così scattati i famosi 3-8-3 e cioè i 3 giorni per la Asotraexdan per presentare tutte le prove, gli 8 giorni per la giudice per controllare le prove presentate (estendibili in base alla decisione della giudice stessa nel caso in cui gli 8 giorni non le fossero sufficienti) ed ascoltare i testimoni ed i 3 giorni per emettere la sentenza. A Chinandega tutto era pronto per marciare verso il Tribunale di Managua in attesa della sentenza. Il 15 agosto, la giudice Benavente, ha convocato i testimoni i quali, arrivati in Tribunale, si sono scontrati con una notizia, apparentemente vera, secondo la quale la giudice non li avrebbe ascoltati rifiutando la loro deposizione.

Tale voce ha fatto infuriare il folto numero di testimoni che hanno cominciato ad inveire contro la giudice stessa fino ad essere espulsi dal tribunale.

Tornata la calma si è scoperto che l’avvocato difensore, Walter Gutierrez, socio del buffet "Ojeda, Gutierrez, Espinoza e Soci", aveva raccolto questa voce da una persona non ben identificata e l’aveva, in modo alquanto sospettoso e per nulla professionale, girata immediatamente al gruppo di testimoni che attendevano la chiamata della giudice scatenando così la loro reazione.

Calmatasi la situazione, Victorino Espinales ed altri membri della Direttiva della Asotraexdan, hanno chiesto un colloquio immediato con la giudice Benavente per scusarsi a nome dell’Associazione e per chiedere un nuovo appuntamento per poter continuare con l’iter processuale. Dopo molte discussioni la giudice sembra aver accettato la cosa e chiamerà i testimoni durante i primi giorni di settembre.

L’Asotraexdan si è immediatamente riunita in assemblea per affrontare la delicata situazione creatasi e per verificare l’atteggiamento inaspettato e sprovveduto dell’avvocato Gutierrez che è uno dei soci principali del buffet che da anni segue il caso del Nemagòn.

Nei prossimi giorni, se non ci saranno chiare ed esaustive spiegazioni sull’accaduto, la Asotraexdan chiederà di cambiare l’avvocato e nel caso in cui il buffet si opponga, agirà unilateralmente cambiando il buffet legale che la rappresenta. Su questo punto dovranno prima verificare che cosa questo comporterebbe in territorio nordamericano dato che, le denunce presentate fino ad oggi, sono già state ufficialmente notificate al Dipartimento di Giustizia negli USA e da qui, passate alle sette multinazionali ed avevano tutte come rappresentante legale l’avvocato Walter Gutierrez.

A questo atteggiamento alquanto dubbioso dell’avvocato, che ha rischiato di mettere in crisi l’intero processo che con grande forza e tenacia stanno portando avanti gli ex lavoratori e lavoratrici del banano, ha fatto seguito un’informazione ricevuta dalla Asotraexdan attraverso propri canali negli Stati Uniti che, prossimamente, dovrebbe arrivare una personalità del Governo Bush per fare pressione sul Presidente Bolaños affinché il processo venga sospeso od almeno bloccato in quanto, sembra, che le multinazionali comincino a temere per i futuri sviluppi che una condanna in Nicaragua potrebbe generare in altri paesi dell’America Latina, anche loro con una tragica storia alle spalle per colpa dell’uso del Nemagòn.

La Asotraexdan ha deciso, quindi, di iniziare una campagna per denunciare questo fatto e per prevenire un’ingerenza nordamericana in questo processo.

Di seguito allego il testo del comunicato diffuso dall’Asotraexdan.

Per quello che riguarda la Campagna lanciata dall’Associazione Italia-Nicaragua e la raccolta fondi per coprire le spese mediche e le operazioni chirurgiche per gli ex lavoratori e lavoratrici della Asotraexdan, attualmente si sono potute operare 17 donne malate di cancro, un uomo affetto di cancro ai testicoli e si sono coperte le spese per acquisto di medicine per un grande numero di ex lavoratori e lavoratrici che soffrono di varie malattie a causa del Nemagòn. Nei prossimi giorni sono programmate altre operazioni. Come sempre riceverete a casa il riassunto dettagliato dell’uso che viene fatto di tutti i fondi che vengono consegnati all’Asotraexdan.

Intanto continua senza sosta l’invio delle cartoline e delle lettere telematiche per far pressione sulle sette multinazionali coinvolte nel caso.

Una cosa molto importante che dovrà essere confermata nelle prossime settimane è l’arrivo, nel mese di novembre, del Presidente della Asotraexdan, Victorino Espinales Reyes, in Italia per un lungo giro di incontri.

Non appena la notizia sarà confermata e verrà steso il programma degli incontri vi informerò.

Nonostante il mese di settembre sia sempre un mese in cui lentamente si riprendono i contatti, gli impegni e si è ancora immersi nell’effetto-vacanza, invito tutti a restare nell’aspettativa di questa prima storica sentenza che potrebbe creare un precedente importante per tutto il continente latinoamericano ed a continuare a diffondere queste notizie. La storia del Nemagòn si sta sempre più diffondendo e sempre più gente sta arrivando in Nicaragua per andare a parlare con gli ex lavoratori e lavoratrici, passare del tempo con loro, fare ricerche e studi e poi, tornati al proprio paese, impegnarsi per dare un apporto a questa lotta. Mai come in questi due mesi di luglio ed agosto 2002 il flusso di persone che sono venute a contatto con questa storia è stato tanto elevato e questo è estremamente importante per la gente che vive ogni giorno dimenticata, non solo dal mondo, ma molto spesso dal proprio stesso paese.




Comunicato n° 34

A: Comunità Nazionale ed Internazionale e Mezzi di Comunicazione

Da: Asotraexdan

Chinandega, 20 agosto 2002

Abbiamo saputo da fonti extra ufficiali e certe che è arrivato o arriverà nel nostro paese una delegazione in rappresentazione del Governo degli Stati Uniti d’America presieduto da George Bush, in visita ufficiale al Presidente della Repubblica, Ing. Enrique Bolaños Gayer.

Durante questa visita solleciteranno formalmente il Presidente del Nicaragua affinché agisca sul sistema Giudiziale per sospendere i processi in atto contro le Multinazionali che hanno commesso e continuano a commettere l’atroce crimine contro migliaia di lavoratori del banano colpiti dal Nemagòn-Fumazone, fabbricato ed applicato da queste Multinazionali.

Ancora più abominevole e condannabile è il fatto di esercitare queste pressioni senza aver il coraggio di riconoscere l’atroce crimine commesso nei nostri confronti e se così non fosse, perché le multinazionali si sono rifiutate di presentarsi davanti ai nostri Tribunali per dimostrare la loro innocenza?

E’ anche abominevole e condannabile che un Governo come quello degli Stati Uniti d’America si intrometta e faccia pressione sul Governo dell’Ing. Bolaños, dato che questo atto costituisce una violazione alla Sovranità Nazionale, all’Indipendenza Nazionale e questo solo per difendere i Consorzi delle Multinazionali Nordamericane che ci hanno lasciato solo danni profondi alla società, inquinamento ambientale e danni non ancora ben calcolabili.

Ci appelliamo alla comunità Nazionale ed Internazionale, al proprio Governo della Repubblica, ai Deputati della Asamblea Nacional affinché non si permetta, né si ascolti l’ingerenza nordamericana, dato che questo sarebbe come solidarizzarsi con i crimini commessi dalle Multinazionali che, fino ad oggi, ci hanno lasciato migliaia di cadaveri viventi ed un olocausto che vivremo fino al nostro ultimo giorno di vita.

Ci appelliamo anche al Sistema Giudiziario del Nicaragua ed in modo speciale al Tribunale dove si sta svolgendo il processo affinché non permettano pressioni di nessun tipo, né ricatti e che, con prove alla mano, diano una sentenza giusta come domandano i colpiti dal Nemagòn e Fumazone secondo la Legge 364.

Condanniamo qualsiasi intromissione del Governo Nordamericano ed appoggiamo il nostro buffet "Ojeda, Gutierrez, Espinoza e Soci" come nostri avvocati e se le Multinazionali sono così innocenti come dicono, che si presentino in Tribunale come obbliga la Legge 364.

Giunta direttiva

Victorino Espinales Reyes - Presidente

Jorge Alì Sanchez - Vicepresidente

Samuel Vidaurre - Tesoriere

Juan Salazar Silva - Segretario

Melba Poveda - Fiscale