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Vittime del Nemagòn sporgono denuncia
"Reclamano mezzo milione di dollari per ogni caso"

(tratto da El Nuevo Diario del 1 marzo 2001 - di Lizbeth Garcìa)

Dopo l’attesa di vari mesi per l’approvazione di una legge che desse maggior sicurezza giuridica, le quasi 4 mila persone colpite dagli effetti del Nemagòn o DBCP nelle bananeras dell’Occidente hanno presentato, questo mercoledì, la prima delle 37 denuncie milionarie per danni contro sette multinazionali nordamericane.

I primi 100 ex lavoratori colpiti dal Nemagòn hanno annunciato che potrebbero portare la loro denuncia, contro le potenti multinazionali, davanti alla giustizia nordamericana anche se, prima, cercheranno di portare fino alla fine la loro azione giuridica all’interno dei Tribunali Civili nicaraguensi, presso i quali, stanno reclamando risarcimenti per 134 milioni di dollari.

Ogni uomo e donna ammalati di cancro ed altro stanno richiedendo tra 300 e 500 mila dollari, come indicano gli accusatori delle multinazionali Shell Oil Company, Occidental Chemical Corp., Standard Fruit Company and Vegetal Co., Dole Fruit Corporation Inc., Chiquita Brands International, Del Monte Foods e Dow Chemical.

La denuncia è stata presentata al Juzgado Terzo del Distrito Civil di Managua.

Se la giudice Vida Benavente accetterà la denuncia per danni, i rappresentanti delle multinazionali accusate avranno 3 giorni per rispondere alla stessa ; 8 giorni per presentare prove ed altri 3 giorni per attendere la sentenza in base al procedimento speciale (il 383) stabilito dalla nuova Legge 364.

Se i denuncianti si trovassero nelle condizioni di dover trasferire la causa negli Stati Uniti, come ha spiegato l’avvocato Boanerges Ojeda, si sottometteranno a ciò che stabilisce la legge nordamericana e saranno rappresentati dalle firme internazionali Engstrom, Lipscomb and Lack e Gerardi and Keese,

Per il primo processo che è stato aperto a Managua, Ojeda ha detto che già hanno in mano tutte le cartelle mediche che provano gli effetti dannosi del Nemagòn e delle altre sostanze tossiche utilizzate dagli ex lavoratori delle bananeras.

Il rappresentante legale dei denuncianti ha spiegato che nella lista delle persone malate sono inclusi anche alcuni loro figli che, indirettamente, hanno sofferto gli effetti tossici a cui, i loro padri e le loro madri, sono stati esposti/e nelle aziende delle banane delle multinazionali in Nicaragua.

L’avvocato ha indicato che le analisi dimostrano che i lavoratori del banano sono stati colpiti da sterilità, malformazioni genetiche, cancro e nel peggiore dei casi, sono già morti a causa del Nemagòn.