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CONTINUA LA RACCOLTA FIRME DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIIA-CUBA, CONTRO IL CRIMINALE BLOCCO DEGLI STATI UNITI CONTRO L’ISOLA. NEL MESE DI MAGGIO CUBA PRESENTERA’ UNA RISOLUZIONE DI CONDANNA  ALL’ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE….

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Honduras/Guatemala: Ondata di attacchi contro attivisti e difensori dei diritti umani

Funerali di Lesbia Urquía (Foto EFE)Gli omicidi di Brenda Estrada e Lesbia Urquía sono solo gli ultimi di una lista interminabile di crimini

Managua, 13 luglio (Rel-UITA | LINyM) -. Difendere i diritti dei lavoratori, della terra, delle risorse naturali e fare i giornalisti continuano a essere attività ad altissimo rischio sia in Guatemala che in Honduras. Secondo la Rete dei difensori dei diritti del lavoro, tra il 2004 e il 2013 sono stati assassinati almeno 70 sindacalisti. Solo per 18 di questi casi si è arrivati a una sentenza definitiva in tribunale.

L’ultimo omicidio si è verificato lo scorso 19 giugno quando Brenda Marleni Estrada Tambito, vicecoordinatrice della Commissione di consulenza legale dell’Unione sindacale dei lavoratori del Guatemala, Unsitragua Histórica, e figlia del noto sindacalista Jorge Estrada, è stata uccisa da sconosciuti.

Era alla guida della sua macchina nella Zona 1 della capitale guatemalteca quando un veicolo le si è avvicinato e gli occupanti hanno aperto il fuoco. Brenda Estrada è stata raggiunta da cinque colpi di pistola ed è morta sul colpo.

Prima di essere assassinata, Estrada si stava occupando, insieme al padre, delle trattative per la firma dei contratti aziendali in varie piantagioni di banane nella zona di Izabal, all’oriente del Guatemala.

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Comunicato”Berta Vive Milano”

Lesbia_Janeth_Urquia

Milano, 13 luglio 2016

COMUNICATO DEL COMITATO “BERTA VIVE” DI MILANO SULL’OMICIDIO DI LESBIA YANETH URQUIA URQUIA: BASTA IMPUNITA’, BASTA FEMMICIDI POLITICI!

Venerdì 8 luglio “El Heraldo” ha pubblicato un’intervista a Julián Pacheco Tinoco, ministro degli Interni del Governo dell’Honduras, nella quale lo stesso ha ammesso di aver fallito nella protezione di Berta Cáceres. “Abbiamo commesso vari errori” ha dichiarato.
Le indagini proseguono, ci sono cinque indagati, tra cui Sergio Rodríguez e Douglas Bustillo, rispettivamente dirigente ed ex vicecapo della sicurezza privata della Desarrollos Energéticos S.A. (DESA), impresa che ha in carico la costruzione di una diga sul Rio Gualcarque, contro cui si batteva Berta.* 
Quattro mesi e quattro giorni dopo l’omicidio di Berta Isabel Cáceres Flores, il 5 luglio, un’altra donna, vincolata al Copinh, un’altra attivista ambientalista e per i diritti degli indigeni dell’Honduras è stata assassinata. Un altro errore nella protezione? Basta impunità!
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Un nuovo omicidio politico in Honduras – G. Trucchi su Radio Onda d’Urto

Quattro mesi dopo l’omicidio di Berta Cáceres, un’altra attivista ambientalista e per i diritti degli indigeni dell’Honduras è stata trovata morta in una discarica a Marcala, una municipalità nel dipartimento di La Paz, circa 160 chilometri a ovest dalla capitale Tegucigalpa.

Si tratta di Lesbia Yaneth Urquía – 49 anni, madre di tre figli – appartenente, come la Cáceres, al Consiglio civico delle organizzazioni popolari e indigene dell’Honduras (Copinh). Da tempo si opponeva al progetto idroelettrico Aurora I, al quale sono legati la presidente del partito di governo, nonché vicepresidente del Congresso, Gladys Aurora Lopez e suo marito.

Urquía è la terza dirigente ambientalista uccisa durante il 2016 in Honduras. Dopo Cáceres, uccisa nella sua casa lo scorso 2 marzo, un altro militante del Copinh, Nelson Garcia, è stato assassinato nella zona di Río Chiquito dopo un violento sgombero da parte della polizia di centinaia di famiglie indigene e contadine.

Ne parliamo con Giorgio Trucchi, giornalista e corrispondente dal Centro America della Rel-Uita.

ASCOLTA o SCARICA l’intervista di Radio Onda d’Urto

HONDURAS: ENNESIMO OMICIDIO POLITICO DI UN’AMBIENTALISTA

Honduras: “Non smetteremo mai di lottare per la verità e la giustizia” Bertha Zúniga

Bertha Zúniga Cáceres (Foto G. Trucchi | Rel-UITA)Intervista a Bertha Zúniga, a quattro mesi dall’omicidio di sua madre,
la dirigente indigena Berta Cáceres

Tegucigalpa, 6 luglio (LINyM) -. La notte del 2 marzo, nella zona periferica della città di La Esperanza, nell’occidente dell’Honduras, la dirigente indigena e coordinatrice del Copinh, Berta Cáceres, cadeva sotto le pallottole assassine di chi voleva mettere a tacere la sua voce e la sua lotta contro il modello estrattivo, che privatizza e saccheggia i beni comuni. Quattro mesi dopo, sua figlia Bertha dice che la strada per arrivare alla verità e alla giustizia è ancora molto lunga e piena di ostacoli.

– A quattro mesi dall’omicidio di tua madre, come prosegue la lotta per impedire che questo crimine rimanga impunito?

– Sono stati 4 mesi piuttosto intensi e difficili, non soltanto per l’impatto emotivo di fronte a una perdita così grande, ma anche per tutti gli ostacoli che abbiamo incontrato nella ricerca di una giustizia profonda e vera. Ostacoli principalmente posti dallo Stato dell’Honduras.

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Dal Copinh grazie

Fuera.DesaCompagni e compagne.
La risposta alla nostra richiesta di azione globale ha superato di gran lunga le nostre aspettative, molte azioni, ma anche con le espressioni artistiche, con le denunce, ribellione, gioia e un sacco di solidarietà e di amore.
L’appello chiede giustizia per BERTA, per ottenere una commissione indipendente d’inchiesta, per la libertà del territorio Lenca libero dai progetti della morte di Agua Zarca società DESA. Non ci stancheremo di chiedere giustizia per BERTA e dal profondo della nostra anima vi ringraziamo per tanti impegni e tanta solidarietà.
Questo è l’indirizzo del blog: http://copinhaccionglobal15j.blogspot.com/ che abbiamo creato in omaggio a tutti voi compagni che si sono uniti a noi in questo giorno di # AcciónGlobal15Junio “Giustizia per Berta”. Il blog raccoglierà tutte le espressioni di solidarietà e indignazione. vi invitiamo ad inviarci attraverso i nostri mezzi le azioni di partecipazioni che sono i video, audio e foto, o qualsiasi altra cosa che si organizza!

GIUSTIZIA, PER BERTA GIUSTIZIA PER IL MONDO!

COMMISSIONE INDIPENDENTE ORA!

FUORI I PROGETTI DI MORTE NEI TERRITORI LENCA

DESA FUORI–AVANTI COMPAS!

darsena.foto.Antonio.M

Comunità LGBT sotto attacco

arcoPiù di 200 omicidi negli ultimi sette anni

Managua, 14 giugno (Rel-UITA | LINyM) -. L’omicidio di René Martínez, presidente della comunità LGBT di San Pedro Sula, è solamente l’ultimo di una serie infinita di attacchi mortali contro questo settore della popolazione honduregna, e rientra in un contesto di crescente violazione dei diritti umani e di criminalizzazione di attivisti e difensori.

René Martínez è scomparso lo scorso 1° giugno dopo essere uscito di casa in compagnia di una persona non identificata. Il giorno successivo, il suo corpo è stato portato all’obitorio di San Pedro Sula con chiari segni di strangolamento e tortura.

Oltre a dirigere il collettivo LGBT nella capitale industriale dell’Honduras, Martínez coordinava un Centro di Formazione ed era attivista del partito di governo, il Partido Nacional. Una delle sue principali aspirazioni era quella di ottenere una carica politica per lottare a favore dei diritti della comunità LGBT.

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Giustizia per Berta Càceres – Milano 14 Giugno

bertaCHIAMATA ALL’AZIONE GLOBALE DEL COPINH HONDURAS
Il 3 marzo scorso Berta Cacères è stata uccisa da sicari che sono entrati a casa sua in piena notte.
Berta era un’attivista che ha da sempre dedicato la propria vita alla difesa dell’ambiente e dei diritti dei popoli originari dell’Honduras.

Nel 2015 ha ricevuto il premio Goldman 2015 proprio per il suo agire.
Dal giorno dell’omicidio Berta è diventata un simbolo, e coloro che pensavano di mettere a tacere la sua voce si ritrovano oggi con migliaia e migliaia di persone che in tutto il mondo rilanciano la sua lotta e chiedono giustizia per Berta.
Le sue figlie hanno presentato un’interrogazione anche al Parlamento Europeo.
E’ stata presentata anche una lettera, firmata da personalità e organizzazioni, al Consolato onorario dell’Honduras, presente a Milano fino allo scorso 9 giugno, e ora chiuso.
Una lettera simile verrà consegnata in ogni rappresentanza diplomatica dell’Honduras nel mondo.
Il 15 giugno è stata decisa una mobilitazione internazionale per chiedere Justicia Para Berta. AcciònGlobal15Junio
A Milano si è costituito un comitato “Berta Vive” che lancia l’evento
MARTEDì 14 GIUGNO alla Darsena, piazza XXIV maggio ore 18e30 durante il quale verrà colorato un ritratto di Berta.
Preoccupati per il Consejo Cívico de Organizaciones Populares e Indígenas de Honduras (Copinh) , l ‘organizzazione delle comunità Lenca fondata anche da Berta  sta subendo attacchi molto forti. Giustizia per  Berta, Giustizia Solidarietà e vicinanza al Copinh, che rappresenta più di 200 comunità Lenca, in pericolo di vita.

 

Daniel Ortega ancora candidato del FSLN

Il presidente Ortega durante il Congresso sandinista (Foto CCC)Sarà la settima volta in 32 anni. L’opposizione sceglie un ex contra.
Non ci sarà osservazione elettorale, solo accompagnamento di esperti

Managua, 6 giugno (LINyM) -. Il presidente nicaraguense Daniel Ortega sarà il candidato del Fronte sandinista di liberazione nazionale, Fsln, e dell’Alleanza Unita Nicaragua Trionfa alle elezioni generali del prossimo 6 novembre. L’hanno deciso, all’unanimità, gli oltre 1900 delegati che sabato scorso hanno preso parte al VI Congresso sandinista nazionale “Comandante Tomás Borge Martínez”.

Per Daniel Ortega, che a novembre compirà 71 anni, sarà la settima candidatura in 32 anni (1984-2016) e avrà la possibilità di ricoprire per la quarta volta la carica presidenziale, la terza consecutiva. A permettere la nuova candidatura è stata la riforma costituzionale del 2014, che ha dato il via libera alla rielezione presidenziale continua e indefinita – prima era limitata a due periodi non consecutivi – e che consegna la vittoria al candidato che ottiene la maggioranza relativa dei voti.

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