SOSTIENI CUBA-FIRMA

CONTINUA LA RACCOLTA FIRME DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIIA-CUBA, CONTRO IL CRIMINALE BLOCCO DEGLI STATI UNITI CONTRO L’ISOLA. NEL MESE DI MAGGIO CUBA PRESENTERA’ UNA RISOLUZIONE DI CONDANNA  ALL’ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE….

Read more

APPELLO PER EL SALVADOR, A FIANCO DEL POPOLO E DEL GOVERNO

Alle cittadine e ai cittadini italiani,

El Salvador è stato un Paese a lungo governato dalla destra estrema e violenta, sostenuta dall’imperialismo USA: ad essa si è sempre opposto il Frente Farabundo Martí para la Liberación Nacional (FMLN).

Nel 1992 si giunge all’accordo di pace di Chapultepec tra le destre e il FMLN e nel 2009 la sinistra riesce a vincere le elezioni.

Nel 2014, l’ex comandante del FMLN, Salvador Sánchez Cerén, viene eletto presidente de El Salvador.

Dal suo insediamento, il governo del FMLN ha concentrato gli sforzi sulle politiche sociali, sull’alfabetizzazione di massa, sulla costruzione delle garanzie e dei diritti per il popolo salvadoregno, impegnandosi strenuamente nella lotta contro la corruzione dilagante e la delinquenza organizzata.

La destra, sin dall’inizio, si è violentemente opposta a questo nuovo corso democratico e popolare, puntando a smantellare i processi di cambiamento introdotti dal FMLN, ad ostacolare in ogni modo la concretizzazione delle misure governative tendenti a lottare, innanzitutto, contro la grande emarginazione sociale e a riconsegnare al popolo salvadoregno la dignità, il lavoro e le garanzie sociali.

Le destre di El Salvador puntano a fermare il processo rivoluzionario e popolare in atto contrapponendo al governo legittimo guidato dal FMLN  altri pezzi dello Stato e oggi  le politiche di trasformazione sociale rischiano di arenarsi di fronte alla vera e propria   “dittatura giudiziaria” in atto, tendente a screditare il governo legittimo e spingere al fallimento il progetto politico del FMLN.

Per raggiungere tali obbiettivi, il Partito Arena – erede di Duarte e dei suoi “squadroni della morte” e oggi a capo delle destre reazionarie –  punta a costruire un vasto caos sociale, come già accaduto e accade in altri paesi dell’America Latina, spingendo in piazza, contro il governo, sia i sindacati “gialli” che la vasta criminalità organizzata, sempre  a fianco delle destre per ragioni di profitto e impunità.

Continua a leggere

Rieletto Daniel Ortega, felicitazioni da Raul Castro

raul-daniel

Il Presidente di Cuba Comandante Raul Castro Ruz festeggia oggi lunedì  la vittoria (di queste elezioni nazionali )  del Comandante Daniel Ortega e di Rosario Murillo.
Il Messaggio di Raul condiviso dall’ambasciatore di Cuba in Nicaragua Edoardo Martinez, dice:
Queridos Daniel e Rosario le mie felicitazioni per questa grande vittoria elettorale. Nuestra America potrà continuare contando con voi nell’ avanzare l’impegno e  di  raggiungere la giustizia,  la prosperità per i nostri popoli con la tanta necessaria integrazione latinoamericana e caribegna
Un Abraccio
Raul
radiolaprimerisima.com/noticias

(i dati di questa mattina) informe-pastran

Elezioni NICARAGUA 2016

ele-nica-016I sondaggi anticipano la vittoria sandinista il 6 di novembre Il voto in Nicaragua avrà un impatto in tutta l’America Latina

di Sergio Ferrari*

Candidati di sei forze (politiche) si confrontano la prossima domenica 6 di novembre nelle elezioni presidenziali in Nicaragua. Saranno eletti  90 deputati per l’Assemblea Nazionale e 20 rappresentati al parlamento centroamericano.
Delle forze che partecipano tre sono di orientamento liberale, una conservatrice, l’Alleanza per la Repubblica, che riunisce varie fazioni dell’antica controrivoluzione, e l’Alleanza Unita Trionfa, guidata dal Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSLN) attualmente al governo che è composta da una quindicina di partiti e organizzazioni di diverso orientamento  politico.
Il risultato delle votazioni di  3 milioni e 400 mila elettori, avrà ripercussioni interne e regionali. A livello nazionale,  serve per verificare  la fiducia che gode il sandinismo il cui candidato, il Presidente Daniel Ortega, aspira un  terzo mandato accompagnato da sua moglie Rosario Murillo come vicepresidente. Un forte voto di opposizione o una grande astensione, potrà essere interpretato come condanna all’attuale politica governativa.Nel contesto geopolitico di un continente in cui la destra neoliberale ha recuperato protagonismo nell’ultimo anno –specialmente con Maurizio Macrì in Argentina e con Michele Temer in Brasile- la vittoria dell’FSLN costituirà un’importante garanzia  per il governo, una scommessa verso gli stati sociali forti che difendono una visione autonoma da Washington.

Continua a leggere

“L’accordo per aprire un processo político contro il Presidente Maduro é inattuabile”

Deputato Earle Herrera (Foto ALBA TV)Intervista con il diputato Earle Herrera

Caracas, 28 ottobre (ALBA TV) -. Domenica scorsa, 23 ottobre, é stata convocata una sessione straordinaria della Asamblea Nacional [il parlamento venezuelano] nel Palazzo Federale Legislativo della Repubblica Bolivariana del Venezuela. La agenda della sessione includeva diversi punti, tutti legati all’obiettivo centrale e fisso che l’opposizione alla rivoluzione bolivariana si é posta sin dall’anno 1998: non riconoscere il governo nazionale come legittimo. A partire dallo scorso gennaio, quando  inauguró la legislatura come maggioranza parlamentaria, l’opposizione sta utilizzando ora nuove strategie il cui fine é la destituzione del presidente costituzionale della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro Moros.

Indetta questa sessione straordinaria, si é venuta a creare una convocazione spontanea di diversi settori della popolazione venezuelana in difesa della Costituzione Nazionale e in rifiuto alle azioni intraprese dal Potere Legislativo per generare condizioni di rottura dell’ordine costituzionale nel Paese. Il parlamento nonostante ció ha approvato un accordo in cui non riconosce le procedure e competenze stabilite dalla Costituzione riguardanti il normale esercizio della vita istituzionale del Paese e le competenze di ognuno dei poteri pubblici che la garantizzano.

Continua a leggere

Nicaragua riduce in modo significativo le mortalità materne

mujeresNei 10 anni di governo Sandinista, ridotte del 50% le morti delle donne in gravidanza.
Tra pochi giorni  si voterà per le elezioni presidenziali e tutti i sondaggi danno per scontato un trionfo del Frente Sandinista. http://www.lavozdelsandinismo.com/…/nicaragua-reduce-de-fo…/

—>> per facilitare la comprensione del testo riportiamo solo alcune parole in italiano <<—

En la última década las políticas de salud han permitido (permesso) disminuir (diminuire) en más (più) del 50 por ciento los decesos (mortalità)  de mujeres (donne)  embarazadas (incinte), trascendió (emerge) en el Foro Internacional para la Prevención de Muerte Materna por Hemorragia Posparto, desarrollado (sviluppato) en Managua

En 2006, Nicaragua registraba 90 muertes maternas anuales. Diez años después, (dopo)  la política de salud del Gobierno Sandinista ha permitido ( permesso) reducir (di ridurre) este (questo) número por encima (al di sopra) del 50 por ciento, según (secondo quello) se dio a conocer (che si è dato a conoscere) este martes en el Foro Internacional para la Prevención de Muerte Materna por Hemorragia Posparto, desarrollado en Managua.

Continua a leggere

Granada, chi trae profitto dal turismo?

granadaI risultati dello “sviluppo” e una distribuzione per nulla equa

Granada è senza dubbio una delle maggiori attrazioni turistiche del Nicaragua. Situata sulle rive del lago Cocibolca a soli 45 km al sudest della capitale, questa città coloniale attrae ogni anno quasi un milione di visitatori e si calcola che tra il 70 e l’80% delle persone che visitano il Nicaragua passano da Granada. Questo è anche il riflesso della forte crescita che il turismo ha avuto in questo paese centroamericano durante gli ultimi dieci anni.

D’accordo con il più recente rapporto dell’Istituto Nicaraguense del Turismo (INTUR) quasi 1,5 milioni di visitatori sono arrivati in Nicaragua l’anno scorso (2015) e questo rappresenta una crescita del 4,3% in confronto all’anno precedente. Il soggiorno medio è stato di 8,7 giorni e sono state 44 le navi da crociera arrivate nel paese con quasi 47 mila escursionisti sbarcati. L’attività turistica ha generato 528 milioni di dollari, con una crescita del 18,7% e questo ha rappresentato il 21% del totale delle esportazioni, collocandosi come il prodotto che più porta soldi al paese.

Continua a leggere

Attacchi al Copinh sempre più numerosi

copinhNon si ferma la persecuzione contro chi difende i beni comuni

Managua, 13 ottobre (LINyM) -. Nella notte del 9 ottobre, sconosciuti hanno attentato alla vita di Tomás Gómez Membreño, coordinatore generale ad interim del Consiglio civico delle organizzazioni popolari e indigene dell’Honduras, Copinh, e di Alexander García Sorto, un altro membro del Copinh e dirigente comunitario di Llano Grande, Colomoncagua.

Secondo un comunicato divulgato il 10 ottobre, alcuni sconosciuti sarebbero arrivati all’alba a casa di García Sorto sparando contro la porta e la finestra dell’abitazione, dove il dirigente del Copinh stava dormendo con la moglie e i due figli.

La stessa notte, una persona non identificata ha aperto il fuoco contro una macchina del Copinh guidata da Tomás Gómez. Il coordinatore ad interim dell’organizzazione indigena stava uscendo dal Centro di Incontro “Utopía” per recarsi a casa.

Fortunatamente, entrambi i dirigenti sono rimasti illesi. Nello scorso maggio, García Sorto aveva già subito un attentato quando l’ex militare Enedicto Alvarado, gli aveva sparato ferendolo alla spalla sinistra.

Continua a leggere

Referendum in Colombia: la maggioranza respinge gli accordi di pace e da domani ricomincia la guerra civile

no-colombiaAttilio Folliero, Caracas 02/10/2016

La maggioranza dei colombiani nell’odierno referendum si è espressa contro gli accordi di pace sottoscritti fra il Governo e la FARC; gli accordi mettevano fine ad oltre 50 anni di guerra civile. Il 50,22% ha votato per il NO a tali accordi.

Ha dunque vinto l’oligarchia rappresentata da Alvaro Uribe, il narcotrafficante numero 82 più ricercato al mondo, l’unico ad essersi apertamente schierato contro tali accordi.

E adesso? La FARC-EP, Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia – Esercito del Popolo, si ritrova con un pugno di mosche. Oltre 4 anni fa la FARC accettò l’invito lanciato dal Presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, di sedersi al tavolo delle trattative per porre fine al lungo conflitto che affligge la Colombia. Il conflitto armato più lungo del continente americano è iniziato ufficialmente nel 1962, quindi da 54 anni; in realtà ha un antecedente nelle violenze scoppiate in tutto il paese alla fine degli anni quaranta e proseguite per tutta la decada degli anni cinquanta. Praticamente la guerra civile in Colombia è iniziata il 9 aprile del 1948, giorno dell’omicidio di Jorge Eliecer Gaitan Ayala, candidato liberale alla presidenza del paese.

Continua a leggere

Il Governo del Nicaragua condanna ingerenza statunitense

Opposizione nicaraguense riunita con Ros-Lehtinen (Foto Mrs)Risposta ufficiale dopo l’approvazione del Nica Act

Managua, 27 settembre (LINyM) -. “Rifiutiamo come violazioni del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite, le proposte e iniziative che sono scaturite dalle Camere e sedi degli organismi legislativi degli Usa che sono prassi abituale della politica interventista che, nel corso della storia, è sempre stata applicata nei nostri processi politici, sociali ed economici, soprattutto alla vigilia delle scadenze elettorali “.

Risponde così il governo del Nicaragua alla decisione della Camera Bassa del Congresso degli Stati Uniti di approvare all’unanimità il cosiddetto Nicaraguan Investment Conditionality Act, o Nica Act. Qualora venisse approvato anche dal Senato e firmato e convertito in legge dal Presidente Obama, l’iniziativa garantirebbe agli Usa il voto contrario e determinante relativamente a qualsiasi prestito da parte degli organismi di credito multilaterali al Nicaragua.

L’iniziativa è stata promossa e presentata lo scorso luglio dai congressisti di origine cubana Ileana Ros-Lehtinen e Albio Sires. Secondo questi congressisti, la misura avrebbe l’obiettivo di obbligare il governo di Daniel Ortega a ristabilire la democrazia e realizzare elezioni libere e trasparenti.

Lo scorso anno, membri del partito di opposizione Movimento di rinnovamento sandinista, Mrs, del Movimento per il Nicaragua e di organismi dei “diritti umani” si erano recati negli Stati Uniti per riunirsi con la stessa Ros-Lehtinen. Durante l’incontro sono state sollecitate misure di pressione contro il governo sandinista.

Continua a leggere

Cuba e Nicaragua… si covano golpe silenziosi?

Ana Margarita Vijil e Manuel Cuesta (Foto Mrs)Le leadership non sono né autonome, né autoctone, né genuine

Managua, 15 settembre (Carlos Agatón | LINyM) -. L’Istituto nazionale democratico per gli affari internazionali, Ndi, continua a essere una delle agenzie governative che gli Stati Uniti utilizzano per convogliare fondi verso gruppi di “oppositori”, in quei Paesi in cui si cerca di promuovere un cambio di governo, come per esempio a Cuba e in Nicaragua.

L’Ndi dispone di diversi progetti che servono a mascherare il vero obiettivo: formulare piani eversivi e di destabilizzazione contro governi progressisti, tra cui spiccano i programmi che promuovono la formazione di nuovi giovani leader politici. L’agenzia nordamericana spende in Nicaragua più di 5 milioni di dollari all’anno, mentre a Cuba la cifra è ancora più elevata.

L’ultima attività che rientra in questa strategia si è svolta durante la convention democratica di Philadelphia in luglio. Gli uffici dell’Ndi a Washington hanno infatti speso circa un milione di dollari per organizzare il cosiddetto Foro internazionale dei leaders (ILF), con il proposito di facilitare l’incontro e lo scambio di idee tra attivisti politici della “società civile” di diverse nazioni del mondo.
Continua a leggere