PANAMA

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                           Marcia delle vittime di Changuinola (Foto Bernabel Matos)

Approvata legge a favore delle vittime del massacro di Changuinola
Rendita vitalizia, sostegno socio-economico e l’8 luglio sarà giornata di lutto

Managua, 29 maggio (Rel-UITA | LINyM)-. Dopo quasi cinque anni di angosciosa attesa, centinaia di vittime della repressione dell’ex presidente Martinelli potranno celebrare il risultato di una storica lotta.
Lo scorso 30 aprile, durante un’attività realizzata nella sede del Sindacato dei lavoratori dell’industria bananiera, agricola e affini, Sitraibana, a Changuinola, il presidente Juan Carlos Varela ha firmato la Legge 144 che stabilisce benefici speciali per le vittime della brutale repressione del luglio 2010.

In quell’occasione, gli apparati repressivi dello Stato panamense aprirono il fuoco contro i lavoratori delle piantagioni di banane nella località di Changuinola, provincia di Bocas del Toro, che protestavano contro l’approvazione della Legge 30, popolarmente conosciuta come “Ley Chorizo”.

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ImmagineL’Associazione Italia-Nicaragua condanna fermamente il vile assassinio del Presidente lider di ALGES, Israel Quintanilla, e di suo figlio Carlos Zavala. Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia e solidarietà all’ Associazione invalidi di guerra di El Salvador “Eroi del novembre 89” (Alges)

El Salvador : Il presidente di ALGES e suo figlio uccisi con armi da fuoco

quintanilla“Non smetteremo di lottare finché i nostri diritti non saranno rispettati” diceva Quintanilla lo scorso anno
Managua, 6 maggio (LINyM)-. L’ex guerrigliero e presidente dell’Associazione invalidi di guerra di El Salvador “Eroi del novembre 89” (Alges), Israel Quintanilla e suo figlio, Carlos Zavala, sono stati prima sequestrati e poi uccisi con colpi d’arma da fuoco.

È quanto riferiscono fonti non ufficiali interne all’organizzazione. Quintanilla sarebbe stato raggiunto da almeno quattro colpi di arma da fuoco al torace e successivamente gettato nel fiume San Jerónimo, nel municipio di Tecoluca, San Vincente. Il suo corpo è stato ritrovato da membri di Alges durante la notte del 4 maggio. Quello di suo figlio, invece, la mattina dopo a pochi metri di distanza.
Alges ne aveva denunciato la scomparsa qualche giorno prima, dopo che, terminata la manifestazione del 1 Maggio, entrambi si erano messi in viaggio per raggiungere dei famigliari che vivono a San Vicente. 

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Eduardo Galeano è immortale

galeanoDi Stella Calloni, tratto da la www.laluchasigue.org, 22 aprile 2015.

Dicono che Eduardo Galeano è morto e sembra impossibile accettarlo, perchè se c’è uno scrittore vivente in America Latina è proprio lui, che ha fatto della parola il più grande gioco dell’immaginazione per la vita.
Quando un giorno a Montevideo mi ha regalato il suo libro Las palabras andantes (Parole in cammino NdT), edito – come tutti i suoi libri nella loro prima edizione, dalla casa editrice El Chanchito, che lui ha fondato nel suo paese – sentii e glielo dissi, che era un lavoro intriso di magia. In un paragrafo di questo libro leggiamo la più dettagliata definizione che uno potrebbe dare di lui stesso: “ Per favore, glielo supplico, non mi offenda chiedendomi se questa storia è accaduta. Gliela sto offrendo ora perchè lei faccia in modo che accada. Non le chiedo che descriva la pioggia in quella notte della visitazione dell’arcangelo: esigo che lei si bagni. Si decida signor scrittore, e per una volta almeno sia lei il fiore che profuma invece di essere il cronista che annusa. Poco interessante è scrivere ciò che si vive, la sfida è vivere ciò che si scrive.”

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VIAGGIO EUROPEO DI GENITORI E COMPAGNI DEI 43

delegazione.ayotzinapa.europa

Una Delegazione della Scuola Normale Rurale di Ayotzinapa percorre le strade d’Europa per esigere la presentazione con vita dei 43 studenti scomparsi La delegazione di Ayotzinapa arriverà a Milano nel pomeriggio del 27 aprile e proseguirà per Roma il 29. Il giorno 28 aprile la delegazione, insieme a varie realtà di solidarietà e di lotta.
L’orrore di quanto accadde il 26 settembre 2014 nella città di Iguala, stato di Guerrero, Messico non potrà mai essere dimenticato. Quel giorno, decine di studenti della Scuola Normale Rurale di Ayotzinapa stavano percorrendo le strade di Iguala per preparare le manifestazioni che dovevano ricordare il massacro di Tlatelolco (dove, il 2 di ottobre 1968, centinaia di studenti vennero uccisi dall’esercito a Città del Messico). Le autorità locali, contrarie alla manifestazione, scatenarono la polizia locale che dapprima massacrò 6 studenti, poi ne sequestrò altri 43, che vennero subito consegnati all’organizzazione di narcotrafficanti con cui sono collusi da tempo il sindaco di Iguala e il governatore dello stato di Guerrero. La cattura degli studenti fu un’operazione durata una intera notte e portata avanti dalla polizia locale, dall’esercito federale messicano e da narcotrafficanti. Dei 43 studenti scomparsi, di uno solo sono stati trovati i probabili resti. Continua a leggere

(Audio) Intervista su Vertice delle Americhe

cuba-usa-bandiere-ap-258Oggi inizia nella capitale di Panama il VII Vertice delle Americhe, con grandi aspettative circa l’inizio del disgelo tra Stati Uniti e Cuba, le forti tensioni tra Stati Uniti e Venezuela (il presidente Maduro consegnerà a Obama oltre 13 milioni di firme contro il decreto esecutivo che dichiara il Venezuela come un pericolo per la sicurezza nordamericana), l’immensa solidarietà latinoamericana con il governo venezuelano e molto altro.
Qui potete ascoltare l’intervista che ho rilasciato giovedì scorso a Radio Cooperativa di Padova durante il programma Latinoamericando condotto da Gustavo Claros.

http://www.radiocooperativa.org/sitonuovo/podcast/?p=archive&cat=latinoamericando
©  di Giorgio Trucchi – Lista Informativa Nicaragua y Más (LINyM)

SAN ROMERO D’AMERICA

romeroArticolo di GILBERTO GARCÍA | REL-UITA

Traduzione di Elena Caruso
Il Vaticano annuncia la beatificazione di Monsignor Romero, arcivescovo di San Salvador, assassinato 35 anni fa. Difensore dei diritti umani e solidale con le vittime della violenza politica.
E’ finalmente arrivato l’atteso annuncio ufficiale dal Vaticano, e monsignor Oscar Arnulfo Romero è stato dichiarato il 3 febbraio scorso “martire della fede”. Manca soltanto la cerimonia ufficiale perché il religioso assassinato 35 anni fa venga beatificato.
La cerimonia, che sarà presieduta da Papa Francesco, si concluderà al Monumento a “el Salvador del Mundo”, nella Plaza de las Américas di San Salvador, uno degli spazi all’aperto più importanti della capitale. Lì si trova uno dei primi monumenti a monsignor Romero, tra i molti eretti a San Salvador dalla firma degli Accordi di Pace del 1992.
Il decreto del Vaticano contiene dettagli del martirio di Romero, assassinato per ordine del maggiore Roberto d’Abuisson, il fondatore del partito ARENA (Alleanza Repubblicana Nazionalista), un militare che aveva perduto il suo incarico nella polizia segreta dopo il colpo di stato che un gruppo di giovani militari progressisti realizzò nell’ottobre del 1979.
Tra il 1979 e il 1981 D’Abuisson ha goduto di tutto il sostegno economico, politico e logistico dell’oligarchia che ha governato il paese nell’ultimo secolo.

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Colombia : Povertà e repressione, l’accoppiata dell’industria dello zucchero

Lavoratori feriti © (Foto Sintrainagro)

Lavoratori feriti © (Foto Sintrainagro)

Repressione brutale contro i tagliatori di canna da zucchero in sciopero. La polizia attacca all’alba nei pressi dello zuccherificio Risaralda nella valle del Cauca

Managua, 3 marzo (Rel-UITA | LINyM). Un contingente armato della polizia antisommossa colombiana, Esmad, ha attaccato questa mattina i più di 500 lavoratori dello zuccherificio Risaralda, che da ieri hanno incrociato le braccia e hanno proclamato uno sciopero a oltranza. Molte le richieste, tra queste la contrattazione diretta da parte dell’impresa, l’eliminazione del caporalato, contratti a tempo indeterminato, uno stop alla persecuzione sindacale e ai licenziamenti e il rispetto del diritto alla negoziazione collettiva.

Leggi anche: “Corteros del Ingenio Risaralda declaran huelga” (in spagnolo)

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America Latina : Trentuno giornalisti assassinati nel 2014

camera1Trentuno giornalisti assassinati nel 2014 in America Latina e Caraibi

Chi viene ucciso e perché 
Managua, 9 febbraio (CIAP/FELAP | LINyM)-. Con tre omicidi in dicembre – in Honduras, Colombia e Brasile – il 2014 si è chiuso con un tragico saldo di 31 giornalisti e comunicatori assassinati in America Latina e Caraibi. Sono questi i dati riportati recentemente dalla Commissione investigatrice sugli attentati a giornalisti, Ciap, e dalla Federazione latinoamericana dei giornalisti, Felap, che differiscono sostanzialmente da quanto riportato da altre fonti legate alle grandi agenzie dell’informazione, che tendono a minimizzare, se non a occultare, questo fenomeno.
Non è un caso, quindi, che la Società interamericana della stampa, Sip, che raggruppa i più grandi proprietari di giornali degli Stati uniti e dell’America latina, abbia riportato solamente 19 giornalisti assassinati nella regione e 60 a livello mondiale. Un dato che viene invece duplicato da importanti centri di studi internazionali con sede in Europa.

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