Honduras-Grave regressione dei diritti delle donne
Proibizione dell’aborto e del matrimonio egualitario scolpita nella pietra
Managua, 22 gennaio (Rel UITA | LINyM)
La giornata di ieri (giovedì) sarà ricordata per molto tempo. Il Parlamento dell’Honduras ha infatti approvato una riforma costituzionale che di fatto mette una pietra tombale sulla possibilità di depenalizzare l’aborto e il matrimonio egualitario, entrambi già proibiti nella nazione centroamericana da quasi quarant’anni (1982).
Il progetto di riforma era stato presentato nei giorni scorsi dal vicepresidente del Congresso, il conservatore Mario Pérez, con l’obiettivo di modificare l’articolo 67 della Costituzione e “tutelare” così il divieto assoluto di abortire da qualsiasi tentativo futuro di depenalizzazione.
All’ultimo minuto, la maggioranza conservatrice e ultraconservatrice presente alla sessione parlamentaria virtuale ha poi inserito nel nuovo testo l’articolo 112, scolpendo così nella pietra la proibizione del matrimonio e dell’unione di fatto tra persone dello stesso sesso, che non verranno nemmeno riconosciuti se celebrati secondo le leggi di altri paesi.
Secondo le prime indiscrezioni, la riforma è stata approvata in un unico dibattito (la legge ne prevede almeno due), con un numero di voti (84) inferiore a quello stabilito dalla legge (86) e che non coincide con il numero dei deputati che hanno votato.
Il testo approvato dell’articolo 67 recita che “è vietata e illegale qualsiasi forma di interruzione della vita del nascituro, da parte della madre o di una terza persona, la cui vita deve essere rispettata fin dal concepimento”.
Stabilisce inoltre che “le disposizioni di questo articolo e dell’articolo 112 di questa Costituzione possono essere emendate solo dalla maggioranza dei tre quarti dei membri della plenaria del Congresso” e che “saranno nulle le disposizioni legali create dopo l’entrata in vigore di questo articolo che stabiliscano criteri contrari” al testo approvato. In questo modo sarà praticamente impossibile per qualsiasi forza politica raggiungere i 96 voti (di 128 disponibili) necessari per riformare questo articolo della Costituzione.
In mezzo a tante irregolarità, vale la pena ricordare che la Costituzione dell’Honduras non prevede, né autorizza questo tipo di maggioranza qualificata (tre quarti della plenaria).
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