Un’altro passo verso la giustizia per Berta
Dichiarato colpevole David Castillo coautore dell’omicidio
Managua, 5 luglio (di Giorgio Trucchi | Rel UITA / LINyM) -.
Dopo quasi tre mesi di processo, la prima sezione penale del tribunale di Tegucigalpa ha emesso una sentenza di condanna a carico di Roberto David Castillo, ex presidente di Desarrollos Energéticos SA (DESA)[1], che è stato ritenuto coautore dell’omicidio della dirigente indigena Berta Cáceres. La pena verrà comunicata durante l’udienza del prossimo 3 agosto.
La notizia ha scatenato l’entusiasmo tra le persone riunite fuori dalla Corte suprema di giustizia, dove dall’inizio del processo si è installato l’accampamento femminista “Berta Vive”.
La sentenza contro Castillo rappresenta un nuovo importante passo sulla via della giustizia integrale per Berta. Giunge dopo la condanna nel 2019 degli autori materiali del crimine a pene comprese tra i 30 e i 50 anni di carcere, tra i quali spiccavano ex dirigenti e membri della sicurezza di DESA, ex militari e militari in servizio .
“Questa sentenza ha un significato molto importante. Questa volta le strutture di potere non sono riuscite a corrompere il sistema giudiziario e la struttura criminale, capeggiata dalla famiglia Atala Zablah e di cui il condannato David Castillo Mejía è strumento, non ha raggiunto i suoi obiettivi”, si legge in un comunicato letto da Bertha Zúniga, figlia della dirigente uccisa e attuale coordinatrice del Copinh[2].
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