Honduras Hanno ucciso uno spirito indomito

 

Bertha.foto.g.trucchi

Bertha Cáceres lascia in eredità l’impegno deciso e inflessibile a favore dei diritti ancestrali delle popolazioni indigene
“Per tutta la vita sono stata cosciente di quello che mi può succedere continuando con questa lotta, così come sono cosciente che stiamo lottando contro un potere oligarchico, bancario, finanziario e internazionale, oltre che contro lo stesso Stato honduregno e i suoi organi repressivi, che storicamente si sono piegati agli interessi delle grandi imprese multinazionali.
Non mi piegheranno!” (Bertha Cáceres, giugno 2013).
Así estamos
consternados
rabiosos
aunque esta muerte sea
uno de los absurdos previsibles…

Mario Benedetti

Managua, 3 marzo (Rel-UITA | LINyM) -. Nemmeno ricordo quante volte ho intervistato Bertha Cáceres, Bertita come la chiamavamo. E non è facile riassumere una vita di lotta, di impegno inflessibile, in un articolo.Ancor di più dopo poche ore dall’essere stato travolto da una valanga di messaggi, telefonate, comunicati stampa, che mi avvisavano che Bertha fisicamente non è più qui con noi; che Bertha è stata vigliaccamente assassinata all’alba di questo 3 marzo mentre riposava nel suo letto, dopo l’inaugurazione del Foro sulle energie alternative dalla prospettiva delle popolazioni indigene.

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José Isabel Morales “Chabelo” libero dopo quasi 7 anni di ingiusta prigionia

JIMorales

Vengono a galla le menzogne, le manipolazioni e le violazioni al giusto processo

Managua, 23 ottobre (Agenzie | LINyM) -. Il 21 ottobre, dopo essere rimasto 6 anni, 9 mesi e 7 giorni in carcere per un delitto mai commesso, il dirigente contadino e prigioniero politico José Isabel Morales, conosciuto come Chabelo, è stato assolto in via definitiva dalle accuse imputategli.

Chabelo, 38 anni, fa parte del Movimento campesino dell’Aguan, Mca, della comunità Guadalupe Carney. Fu arrestato il 17 ottobre 2008 e condannato a 20 anni di carcere durante i primi due gradi di giudizio. Le sentenze furono poi dichiarate nulle dalla Corte Suprema di Giustizia dopo avere riscontrato flagranti violazioni al giusto processo.

Il nuovo processo, il terzo, è quindi iniziato lo scorso 28 settembre e avrebbe dovuto concludersi il 9 novembre prossimo. Tuttavia, la mancata presenza dell’accusa entro i tempi stabiliti dalla legge ha indotto i giudici della Corte di Cassazione di Trujillo ad assolvere Morales in via definitiva per mancanza di prove.

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Crisi deIla libertà d’espressione in Honduras

anaortega“Vogliono mettere a tacere chi la pensa in modo diverso”

Tegucigalpa, 12 ottobre (LINyM) -. Esattamente quattro anni fa, con le ferite profonde del colpo di Stato ancora ben aperte, l’allora relatore per la libertà d’espressione delle Nazioni unite Frank La Rue, esprimeva tutta la sua preoccupazione per “l’allarmante deterioramento della libertà di espressione e dei diritti umani” in Honduras.

Ana Ortega, presidente della giunta direttiva del Comitato per la Libertà di Espressione (C-Libre), conferma a LINyM che la situazione non solamente non è cambiata, ma che il paese sta sprofondando in una crisi senza precedenti.

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Honduras : Sciopero della fame degli “indignati”

hindiAbusi e violenze non fermano la loro lotta

Chiedono l’insediamento di una commissione internazionale contro l’impunità e un “processo politico” per destituire i funzionari corrotti

Managua, 25 giugno (LINyM)-. Sono già quattro i giovani indignati che hanno iniziato lo scorso lunedì uno sciopero della fame nelle vicinanze della Casa Presidenziale a Tegucigalpa. Sono membri del gruppo denominato “Opposizione indignata” che da quasi due mesi si è messo alla testa delle manifestazioni di protesta delle “antorchas” che si stanno svolgendo in tutto il Paese, e che chiedono che si faccia chiarezza sulla milionaria sottrazione di fondi nei confronti dell’Istituto honduregno di previdenza sociale – IHSS.

Con il sostegno di persone solidali, Ariel Varela, Miguel Antonio Briceño, Osman Calero e Luis Alejandro Calero hanno piazzato le loro tende e hanno resistito alle minacce della polizia e dei militari.

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Scoperchiato vergognoso sistema di corruzione

tegu4Mobilitazioni e proteste in tutto il Paese

Managua, 5 giugno (La Rel | LINyM)-. Non si fermano le proteste nelle strade dell’Honduras. Migliaia di honduregni e honduregne chiedono le dimissioni del presidente Juan Orlando Hernández, del suo governo e chiarezza sulla milionaria appropriazione indebita ai danni dell’Istituto honduregno di previdenza sociale, Ihss, che avrebbe causato la morte di quasi 3 mila persone per mancanza di medicine e assistenza sanitaria.
 Ampi settori della popolazione honduregna hanno reagito con forza alla denuncia fatta dal giornalista David Romero Ellner, direttore di Radio Globo e Globo TV, sul coinvolgimento del Partito nazionale, attualmente al governo, nella maxi frode scoperta lo scorso anno.

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“Rafforzeremo la lotta contro questo modello di sviluppo basato sul saccheggio delle risorse”

berhaIntervista a Bertha Cáceres, storica dirigente del Copinh recentemente insignita di un prestigioso premio per la difesa dell’ambiente

Managua, 11 maggio (LINyM | Rel-UITA)-.  Lo scorso 20 aprile, a San Francisco, California, Bertha Cáceres, instancabile lottatrice indigena del popolo Lenca e attuale coordinatrice del Consiglio civico delle organizzazioni popolari e indigene dell’Honduras, Copinh, ha ricevuto il Premio Goldman per l’Ambiente 2015, il più importante riconoscimento a livello mondiale per gli attivisti di base in favore dell’ambiente.
 Tra le motivazioni dell’assegnazione del premio, la Fondazione Ambientale Goldman pone in evidenza il minuzioso lavoro di organizzazione delle comunità Lenca in Honduras, così come il successo nella lotta contro il progetto Idroelettrico Agua Zarca, nella zona di Rio Blanco, sulle acque del fiume sacro Gualcarque.

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Berta Cáceres denuncia la situazione di rischio per gli attivisti che si battono in difesa dell’ambiente in Honduras

bertaIl 7 maggio, alla CNN spagnola, Berta Cáceres smentisce le affermazioni del Presidente Juan Orlando in riferimento al miglioramento della sicurezza nel paese Al contrario, la vincitrice del Premio Goldman 2015 per l’ambiente, denuncia un grave peggioramento della situazione relativa ai diritti umani specialmente riguardo a coloro che lottano nei movimenti sociali.
Intervista completa in spagnolo su:

http://edition.cnn.com/videos/spanish/2015/05/07/exp-cnne-berta-caceres-goldman-prize.cnn

Berta Cáceres, un Nobel contro la diga

Berta CasarecHonduras
Berta Cáceres, un Nobel contro la diga

Il Goldman Environmental Prize, il “Nobel alternativo” per l’ambiente, all’attivista honduregna, indigena Lenca e leader del COPINH
Luca Martinelli | Altreconomia
http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=5097
Secondo la Ong Global Witness, il Paese centroamericano è il più pericoloso per essere un attivista ambientale negli ultimi 5 anni, con 101 assassinii registrati tra il 2010 e il 2014. Dopo il Colpo di Stato del 2009 “si sono dimenticati di noi”.
“In un Paese caratterizzato dalla crescita delle disuguaglianze socio-economica e violazioni dei diritti umani, Berta Caceres (a destra nella foto) ha fatto scendere in piazza gli indigeni Lenca e ha organizzato una campagna della società civile contro l’impresa costruttrice di dighe più grande al mondo, che ha poi rinunciato alla costruzione dell’impianto denominato di Agua Zarca”.

Con queste motivazioni, Berta Cáceres è stata insignita del Goldman Environmental Prize, il “Nobel alternativo” per l’ambiente assegnato ogni anno a 6 ambientalisti di tutti i continenti.

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Giovani sotto tiro in Honduras

studentAssassinio brutale di studenti smentisce la retorica del governo

Managua, 31 marzo (LINyM)-. Questa settimana, con squilli di trombe, il ministero degli Interni honduregno, con l’avallo dell’Osservatorio sulla violenza dell’Università nazionale autonoma, Unah, ha annunciato la riduzione del 13% del tasso di omicidi rispetto al 2013. La percezione della cittadinanza e i dati di varie organizzazioni dei diritti umani contraddicono con forza questa tesi.
Diana Yarley Mendoza Palao, di 21 anni  è deceduta la mattina del 27 marzo dopo aver lottato per giorni contro la morte. Aveva ricevuto 21 colpi di arma da fuoco sparati da ignoti a volto coperto in un quartiere di Tegucigalpa. Il suo nome si aggiunge a quello dei suoi compagni di scuola Elvin Antonio López e Darvin Josué Martínez, di 19 e 21 anni rispettivamente, e a quello della piccola Soad Nicole Ham Bustillo di soli 13 anni.

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