Honduras Allerta per le condizioni dei prigionieri politici
Lettera del Cofadeh al relatore della Cidh in piena pandemia Covid-19
Managua, 24 aprile (Rel UITA | LINyM) -.
Il Comitato dei famigliari dei detenuti scomparsi in Honduras, Cofadeh, ha inviato una lettera a Joel Hernández, relatore per l’Honduras della Commissione interamericana per i diritti umani, Cidh, in merito alla grave situazione dei prigionieri politici rinchiusi in varie carceri del paese.
Le drammatiche condizioni carcerarie in Honduras sono state segnalate e condannate da numerose organizzazioni per i diritti umani, sia nazionali che internazionali. Una situazione resa ancora più difficile in questi giorni dalla mancanza di solide misure sanitarie per far fronte alla pandemia di Covid-19.
Per questo motivo il Cofadeh, il Gruppo di avvocati contra la tortura in America Latina, l’Omct e l’Eric [1] hanno presentato alla Sala costituzionale della Corte suprema di giustizia un habeas corpus correttivo [2], chiedendo la concessione immediata di misure alternative al carcere per 11 prigionieri politici.
Si tratta degli 8 difensori dei beni comuni della comunità di Guapinol [3], accusati ingiustamente di diversi delitti in relazione alla difesa delle acque dei fiumi che attraversano il Parco nazionale Montaña de Botaderos, la cui area centrale è minacciata dalla compagnia mineraria Los Pinares [4].
La compagnia è di proprietà di Lenir Pérez, già coinvolto in altri conflitti minerari, e di Ana Facussé, figlia del tristemente famoso latifondista e produttore di olio palma Miguel Facussé Barjum, coinvolto in un sanguinoso conflitto agrario nella regione del Bajo Aguán dopo il colpo di Stato del 2009, che è costato la vita a quasi cento contadini organizzati.
La procedura mira anche a salvaguardare la salute di altri prigionieri politici come Carlos Daniel Tinoco (minorenne), Víctor Castillo e Rommel Herrera Portillo, quest’ultimo vittima del falso positivo dell’incendio di gomme di fronte all’ingresso dell’ambasciata statunitense a Tegucigalpa [5].
In assenza di una risposta della Sala costituzionale, Bertha Oliva, coordinatrice generale del Cofadeh, ha inviato una nota al relatore per l’Honduras della Cidh. Una copia della lettera è stata inviata anche all’Alto Commissario delle Nazioni unite per i diritti umani, Michelle Bachelet.
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