Guatemala approva legge sessista e antiabortista-
Demonizzata la diversità sessuale e aumentate le pene per l’interruzione della gravidanza
(10 marzo 2022 | di Giorgio Trucchi | Rel UITA) -.
Mentre centinaia di donne manifestavano per le strade della capitale, esigendo la fine di ogni forma di violenza su donne e bambine e chiedendo tolleranza zero contro le discriminazioni e gli aggressori, in parlamento si approvava una legge sessista, discriminatoria e antiabortista.
La Legge per la tutela della vita e della famiglia (iniziativa 5272 – decreto 18-2022), approvata a larga maggioranza l’8 marzo, non solo rifiuta la diversità sessuale e vieta di parlarne nelle scuole, ma modifica anche il codice penale e aumenta le pene per l’aborto.
“Alle entità educative pubbliche e private è proibito promuovere politiche o programmi relativi alla diversità sessuale e all’ideologia di genere”, afferma il testo di legge.
Non è nemmeno consentito indicare come normali “condotte sessuali diverse dalla eterosessualità o che siano incompatibili con gli aspetti biologici e genetici dell’essere umano”.
In questo senso, l’educazione sessuale sarà riservata esclusivamente ai genitori e nessun centro educativo potrà orientare sessualmente studenti e studentesse.
La nuova legge, che riconosce come nucleo famigliare solamente “il gruppo formato da padre, madre e figli che vivono con loro o che sono sotto la loro potestà”, vieta il matrimonio e qualsiasi unione di fatto tra persone dello stesso sesso. A loro viene anche negata la possibilità di adozione.
In base al concetto che ogni persona è libera di non essere d’accordo con la diversità sessuale, il decreto 18-2022 stabilisce che “nessuna persona può essere perseguita penalmente per non accettare come normale la diversità sessuale o l’ideologia di genere”.
Per ciò che riguarda l’interruzione della gravidanza, il testo di legge modifica il codice penale e aumenta le pene per l’aborto, che in Guatemala è permesso solo in caso di grave pericolo per la vita della donna. In tutti gli altri casi, le pene andranno ora dai 5 ai 25 anni di reclusione non commutabili.
Particolare preoccupazione è stata espressa da organizzazioni femministe per quelle donne che subiscono un aborto spontaneo e che potrebbero incorrere ora in sanzioni.
Continua a leggere →
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.