Il dialogo tra venezuelani, la base di ogni soluzione politica
Il Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani è preoccupato per le sanzioni contro il Venezuela
A favore della sovranità e dell’autodeterminazione
Sergio Ferrari dalla sede dell’ONU a Ginevra, Svizzera
Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha riconosciuto l’ultimo giovedì di settembre l’impatto negativo delle misure coercitive adottate contro il Venezuela e ha riaffermato i principi universali di sovranità, non intervento e non interferenza degli Stati. In un comunicato stampa pubblicato giovedì 26, il più alto organismo per i diritti umani afferma che le “misure coercitive extraterritoriali unilaterali” imposte al paese sudamericano “hanno ulteriormente aggravato gli effetti della crisi economica e, di conseguenza, la situazione umanitaria del popolo venezuelano “.
Va ricordato che, a partire dallo scorso maggio, Idriss Jazairy, relatore speciale delle Nazioni Unite sull’impatto negativo delle disposizioni coercitive unilaterali, aveva sottolineato le conseguenze negative delle sanzioni allora imposte dagli Stati Uniti contro il Venezuela (e altri paesi), sanzioni che sono state inasprite nelle ultime settimane. “I codici di condotta delle relazioni internazionali non hanno mai accettato cambiamenti di governo ottenuti attraverso misure economiche che provocano la negazione dei diritti umani e possono arrivare a causare anche la fame della popolazione”, aveva sostenuto Jazairy in quell’occasione.
Sottolineando che queste sanzioni economiche contro Venezuela (Cuba e Iran) violano “i diritti umani e le norme di comportamento internazionale poiché possono scatenare catastrofi umanitarie di proporzioni enormi”. Critica di principio alle pressioni economiche contro il Venezuela che Jazairy stesso aveva espresso già nel gennaio 2019.
Nessuna interferenza. Libertà e autodeterminazione
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.