ImmagineL’Associazione Italia-Nicaragua condanna fermamente il vile assassinio del Presidente lider di ALGES, Israel Quintanilla, e di suo figlio Carlos Zavala. Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia e solidarietà all’ Associazione invalidi di guerra di El Salvador “Eroi del novembre 89” (Alges)

El Salvador : Il presidente di ALGES e suo figlio uccisi con armi da fuoco

quintanilla“Non smetteremo di lottare finché i nostri diritti non saranno rispettati” diceva Quintanilla lo scorso anno
Managua, 6 maggio (LINyM)-. L’ex guerrigliero e presidente dell’Associazione invalidi di guerra di El Salvador “Eroi del novembre 89” (Alges), Israel Quintanilla e suo figlio, Carlos Zavala, sono stati prima sequestrati e poi uccisi con colpi d’arma da fuoco.

È quanto riferiscono fonti non ufficiali interne all’organizzazione. Quintanilla sarebbe stato raggiunto da almeno quattro colpi di arma da fuoco al torace e successivamente gettato nel fiume San Jerónimo, nel municipio di Tecoluca, San Vincente. Il suo corpo è stato ritrovato da membri di Alges durante la notte del 4 maggio. Quello di suo figlio, invece, la mattina dopo a pochi metri di distanza.
Alges ne aveva denunciato la scomparsa qualche giorno prima, dopo che, terminata la manifestazione del 1 Maggio, entrambi si erano messi in viaggio per raggiungere dei famigliari che vivono a San Vicente. 

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ARGENTINA: LA GUERRA CHIMICA CONTRO LE COMUNITA’RURALI

fumigonRaúl Zibechi

ALAI-AMLATINA, 22/04/2015
 
Nei piccoli villaggi della pampa argentina, le fumigazioni con glifosato fanno ammalare gli abitanti e contaminano la vita. La resistenza al modello di agricoltura industriale cresce di giorno in giorno.
 
“Sono qui perché ho sepolto quattro dei miei familiari”, dice Raquel con un tono di voce appena udibile. “Mio padre, mio cugino e un fratello di mio padre, che lavoravano con le fumigazioni, oltre che mio fratello che lavorava invece in una scuola rurale”. Raquel è un’insegnante e vive a Elorotondo, un piccolo paese di seimila abitanti, a 300 km a sud di Santa Fe, dove regnano la soia e le malattie provocate dalle fumigazioni. “L’80% degli abitanti lavora nei campi” aggiunge.
 
Raquel porta con sé una pesante cartella con i lavori dei suoi alunni del 7° grado, quasi tutti di 13 anni. Con essi ha svolto un’ampia indagine per conoscere la situazione sanitaria della popolazione. La scuola è vicina alla ferrovia, di fronte ai silos dove la soia viene fatta essiccare. Quasi tutte le persone intervistate dai bambini, i loro vicini e i familiari, sono ben coscienti dei problemi di salute che provocano le fumigazioni.
 

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Eduardo Galeano è immortale

galeanoDi Stella Calloni, tratto da la www.laluchasigue.org, 22 aprile 2015.

Dicono che Eduardo Galeano è morto e sembra impossibile accettarlo, perchè se c’è uno scrittore vivente in America Latina è proprio lui, che ha fatto della parola il più grande gioco dell’immaginazione per la vita.
Quando un giorno a Montevideo mi ha regalato il suo libro Las palabras andantes (Parole in cammino NdT), edito – come tutti i suoi libri nella loro prima edizione, dalla casa editrice El Chanchito, che lui ha fondato nel suo paese – sentii e glielo dissi, che era un lavoro intriso di magia. In un paragrafo di questo libro leggiamo la più dettagliata definizione che uno potrebbe dare di lui stesso: “ Per favore, glielo supplico, non mi offenda chiedendomi se questa storia è accaduta. Gliela sto offrendo ora perchè lei faccia in modo che accada. Non le chiedo che descriva la pioggia in quella notte della visitazione dell’arcangelo: esigo che lei si bagni. Si decida signor scrittore, e per una volta almeno sia lei il fiore che profuma invece di essere il cronista che annusa. Poco interessante è scrivere ciò che si vive, la sfida è vivere ciò che si scrive.”

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VIAGGIO EUROPEO DI GENITORI E COMPAGNI DEI 43

delegazione.ayotzinapa.europa

Una Delegazione della Scuola Normale Rurale di Ayotzinapa percorre le strade d’Europa per esigere la presentazione con vita dei 43 studenti scomparsi La delegazione di Ayotzinapa arriverà a Milano nel pomeriggio del 27 aprile e proseguirà per Roma il 29. Il giorno 28 aprile la delegazione, insieme a varie realtà di solidarietà e di lotta.
L’orrore di quanto accadde il 26 settembre 2014 nella città di Iguala, stato di Guerrero, Messico non potrà mai essere dimenticato. Quel giorno, decine di studenti della Scuola Normale Rurale di Ayotzinapa stavano percorrendo le strade di Iguala per preparare le manifestazioni che dovevano ricordare il massacro di Tlatelolco (dove, il 2 di ottobre 1968, centinaia di studenti vennero uccisi dall’esercito a Città del Messico). Le autorità locali, contrarie alla manifestazione, scatenarono la polizia locale che dapprima massacrò 6 studenti, poi ne sequestrò altri 43, che vennero subito consegnati all’organizzazione di narcotrafficanti con cui sono collusi da tempo il sindaco di Iguala e il governatore dello stato di Guerrero. La cattura degli studenti fu un’operazione durata una intera notte e portata avanti dalla polizia locale, dall’esercito federale messicano e da narcotrafficanti. Dei 43 studenti scomparsi, di uno solo sono stati trovati i probabili resti. Continua a leggere

Berta Cáceres, un Nobel contro la diga

Berta CasarecHonduras
Berta Cáceres, un Nobel contro la diga

Il Goldman Environmental Prize, il “Nobel alternativo” per l’ambiente, all’attivista honduregna, indigena Lenca e leader del COPINH
Luca Martinelli | Altreconomia
http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=5097
Secondo la Ong Global Witness, il Paese centroamericano è il più pericoloso per essere un attivista ambientale negli ultimi 5 anni, con 101 assassinii registrati tra il 2010 e il 2014. Dopo il Colpo di Stato del 2009 “si sono dimenticati di noi”.
“In un Paese caratterizzato dalla crescita delle disuguaglianze socio-economica e violazioni dei diritti umani, Berta Caceres (a destra nella foto) ha fatto scendere in piazza gli indigeni Lenca e ha organizzato una campagna della società civile contro l’impresa costruttrice di dighe più grande al mondo, che ha poi rinunciato alla costruzione dell’impianto denominato di Agua Zarca”.

Con queste motivazioni, Berta Cáceres è stata insignita del Goldman Environmental Prize, il “Nobel alternativo” per l’ambiente assegnato ogni anno a 6 ambientalisti di tutti i continenti.

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GLI STATI UNITI NON CAMBIANO

daniel1Domenica, 12 aprile 2015. RadioLa Primerisima.
Notizie.Nicaragua.

“Chi provoca, nella nostra regione? Gli Stati Uniti. Chi danneggia questi vertici? Gli Stati Uniti. Perché non ci sarà un documento finale in questo Vertice?  A causa degli  Stati Uniti”, ha detto il pomeriggio di questo sabato il Presidente della Repubblica, Daniel Ortega Saavedra, nel suo intervento dinanzi la seduta plenaria del Vertice delle Americhe, a Panama.

Il Comandante ha iniziato il suo discorso ricordando la risposta del Generale panamense Omar Torrijos  alla domanda di un giornalista che gli chiedeva come pensava di entrare nella storia, alla quale rispose  dicendo che quello che gli interessava era entrare nel Canale interoceanico insieme al suo popolo, il quale aveva sacrificato molte vite per ottenerlo. Poi, ha ricordato come alla fine si era imposto il dialogo e si era riusciti ad intavolare negoziazioni tra Torrijos e l’allora Presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter.
Sottolineando l’importanza del dialogo, il presidente del Nicaragua ha segnalato che ai Vertici delle Americhe ci sono stati due grandi assenti: Cuba e Porto Rico e che però si è già  ottenuto che Cuba partecipi. Tuttavia, ha citato la canzone di Pablo Milanés: “Cuba e Porto Rico sono le due ali di un passero”, dato che “Porto Rico è Latinoamericano e Caraibico”.

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(Audio) Intervista su Vertice delle Americhe

cuba-usa-bandiere-ap-258Oggi inizia nella capitale di Panama il VII Vertice delle Americhe, con grandi aspettative circa l’inizio del disgelo tra Stati Uniti e Cuba, le forti tensioni tra Stati Uniti e Venezuela (il presidente Maduro consegnerà a Obama oltre 13 milioni di firme contro il decreto esecutivo che dichiara il Venezuela come un pericolo per la sicurezza nordamericana), l’immensa solidarietà latinoamericana con il governo venezuelano e molto altro.
Qui potete ascoltare l’intervista che ho rilasciato giovedì scorso a Radio Cooperativa di Padova durante il programma Latinoamericando condotto da Gustavo Claros.

http://www.radiocooperativa.org/sitonuovo/podcast/?p=archive&cat=latinoamericando
©  di Giorgio Trucchi – Lista Informativa Nicaragua y Más (LINyM)

Il Golpe continuo contro il Venezuela riattiva un terzo fronte di guerra: Russia e Cina.

golpecontinuo

 

 

 

 

 

 

 

Fonte originale:

http://www.argenpress.info/2015/03/el-golpe-continuo-contra-venezuela.html
Di Gustavo Herren (per argenpress.info)
 
Fino al 2010, Washington concentrava un’offensiva permanente su quello che definisce l’arco dell’instabilità, che va dal Venezuela, Africa del Nord, Medio Oriente, Asia Meridionale fino alle Filippine.
A causa dell’ampliarsi della sfera di influenza esercitata da Russia e Cina, ha ampliato le sue operazioni offensive strategiche nei confronti di queste potenze e questo ha conseguenze dirette sull’America Latina. In questo modo, attualmente, gli USA tengono aperti tre fronti importanti di guerra, Ucraina e Medio Oriente con guerre militari, America Latina con guerre politiche, fino ad ora.
Queste ultime includono, ad esempio, tutta la gamma di colpi di Stato, destabilizzazioni, operazioni sporche sotto copertura, sanzioni economiche  e politiche.
Ma questo tipo di guerra ibrida non è nuova ed è anche prevedibile per alcuni analisti di Strategie di Intelligence, visto che è in relazione, come versione modernizzata e adattata alla rivoluzione tecnico-scientifica, con i sette tipi di guerre politiche che l’Impero Britannico e le altre potenze coloniali applicano storicamente e sistematicamente nelle varie regioni del mondo. Nella versione cinese si chiama dottrina della guerra totale.
 

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Il Forum Sociale Mondiale si trasferisce nel “Nord geografico”

fsm

La edizione 2016 si terrà a Montreal.

Sergio Ferrari, da Tunisi.
 
Futuro e presente. Verso dove va il suo cammino  e quanto è avanzato dal suo passaggio per Tunisi?
Due delle domande che scaturiscono alla conclusione del Forum Sociale Mondiale (FSM) nella capitale magrebina. Senza dimenticarne una terza: lo stato di salute di questo spazio che riunisce una parte significativa del movimento alter-mondialista. Terminato il FSM, il Consiglio Internazionale (CI), la sua funzione coordinatrice, ha rivelato parte di questi interrogativi. Altri, più strutturali e organizzativi, sono parte dei compiti e delle priorità dei mesi futuri.
 

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