Nicaragua-Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti approva Nica Act


Governo nicaraguense condanna la decisione definendola ‘offensiva e retrograda’
Managua, 6 ottobre (LINyM)

Con un comunicato emesso il 3 ottobre, il governo del Nicaragua ha annunciato che la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti (Camera bassa) ha approvato all’unanimità l’iniziativa di legge nota come ‘Nica Act’ (Nicaraguan Investment Conditionality Act of 2017).
L’iniziativa era stata presentata lo scorso anno dai congressisti di origine cubana Ileana Ros-Lehtinen (repubblicana) e Albio Sires (democratico). Dopo aver ricevuto l’approvazione del Comitato degli affari esteri, il progetto di legge era approdato alla Camera per la discussione e l’approvazione.
Il testo passerà ora al Senato. Qualora venisse approvata anche dall’altro ramo del Congresso statunitense e convertita in legge dal presidente Trump, l’iniziativa obbligherebbe il governo Usa a votare contro qualsiasi prestito degli organismi di credito multilaterali al Nicaragua.
Secondo i suoi promotori, la misura avrebbe l’obiettivo di obbligare il governo di Daniel Ortega a ristabilire la democrazia e realizzare elezioni libere e trasparenti.
Secondo vari economisti, le conseguenze dell’approvazione del Nica Act ricadrebbero sul settore più povero della popolazione. La Banca interamericana di sviluppo, Bid, e la Banca Mondiale prestano annualmente al settore pubblico del Nicaragua circa 250 milioni di dollari destinati a programmi e progetti di investimento, cioè circa il 62% dei prestiti ufficiali ricevuti da fonti bilaterali e multilaterali di cooperazione.
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Crisi Guatemala : “Nei nostri negozi non vogliamo i corrotti”

Piazza della Costituzione #20S (Foto Stecsa)

Piazza della Costituzione #20S (Foto Stecsa)

Ristoranti ed esercizi commerciali hanno aderito allo sciopero nazionale #20S

Città del Guatemala, 22 settembre (Alba Sud | La Rel | LINyM) -. Ristoranti e negozi del Guatemala hanno cominciato a vietare l’ingresso nelle loro strutture ai deputati, unendosi all’indignazione nazionale causata dall’interminabile serie di scandali e casi di corruzione che coinvolgono funzionari pubblici, e per le misure recentemente prese per garantire l’impunità.

Il primo è stato Saúl E. Méndez, uno dei marchi guatemaltechi più noti a livello nazionale e internazionale, che opera sia nel settore della moda e dell’organizzazione di eventi, sia nella gastronomia e nella ristorazione. Attraverso le reti sociali hanno rotto il silenzio con un messaggio forte: “Qui da Saúl non accettiamo persone che promuovono l’impunità nel paese”.

Alcune ore dopo, altri esercizi commerciali si sono spontaneamente uniti all’iniziativa, annunciando la loro partecipazione allo sciopero nazionale convocato per il 20 settembre. Mister Barber Shop scriveva su Facebook che “i deputati corrotti non sarebbero stati accettati in nessuna succursale”. Aggiungendo inoltre gli hashtag #DepuraciondelCongreso #YoNoTengoDiputados #RenunciaYa.

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Solidarietà a Cuba per i danni causati dall’uragano Irma

 

L’Associazione Italia Nicaragua, sostiene la campagna  per la raccolta di fondi lanciata dall’Associazione Nazionale Italia Cuba.
L’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba apre la Campagna con un suo contributo iniziale di 5.000 Euro e invita tutte le sue organizzazioni territoriali, i soci e tutti gli amici di Cuba a promuoverla e ad attivarsi per ottenere un buon risultato. I contributi destinati a questa campagna possono essere versati:
su c/c postale 37185592 intestato a Ass. Naz. Amicizia Italia-Cuba – IBAN IT59 R076 0101 6000 0003 7185 592 indicando nella causale Uragano Irma
oppure
su c/c bancario 109613 – Banca Etica, Milano – intestato a Ass. Naz. Amicizia Italia-Cuba IBAN IT59 P050 1801 6000 0000 0109 613 indicando nella causale Uragano Irma

I fondi raccolti verranno inviati a Cuba sul numero di conto che verrà indicato dal Governo cubano tramite l’Ambasciata di Cuba in Italia.
L’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba informerà delle somme raccolte e su quelle inviate.
amicuba@tiscali.it
http://www.italia-cuba.it/

Stop CETA Stop TTIP: un autunno caldo riparte da Mantova…

https://stop-ttip-italia.net/

Il 21 Settembre potrebbe entrare in applicazione provvisoria una parte del CETA, (Comprehensive Economic and Trade Agreement) ossia potrebbero saltare il 92,2% dei dazi agricoli europei (sono oltre il 90% per tutti i settori merceologici) per le merci Canadesi all’entrata in vigore e il 93,8% dopo 7 anni. E’ previsto che il Canada elimini i dazi per il 90,9% dei prodotti agricoli e per il 91,7% dopo una transizione di 7 anni. Ma alcuni dei presunti “benefici” che soprattutto il nostro Paese avrebbe dovuto portare a casa in termini di maggiori esportazioni – nel settore dei formaggi e degli alcolici – è stato riaperto dai canadesi dopo la firma del trattato, e non risulta ne’ chiarito ne’ certo. Nel frattempo l’Italia si prepara ad ospitare il G7 agricolo e il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina utilizza volti “buoni e noti” come quello della rockstar Bono Vox e della sua Ong per contrapporre le sue soluzioni biotecnologiche e iper-speculative alla crisi agroambientale, alle priorità della sovranità alimentare e del cibo sano e legato al territorio che invece sarebbero la vera soluzione alla crisi. 

“Le crisi di settore che stiamo vivendo – ha detto il ministro all’Agricoltura Maurizio Martina presentando il programma del G7 in un recente incontro preparatorio – non sono più dovute solo al mercato, ma anche ai fenomeni naturali come i terremoti e i cambiamenti climatici (…): L’attualità ci dice che è il momento delle risposte”[i]. Peccato che una delle risposte che il nostro Governo sta sostenendo per affrontare a suo dire questa crisi, ossia la liberalizzazione degli scambi e dei sistemi regolatori tra l’Europa e il Canada attraverso il Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA), sia la peggiore e più pericolosa risposta possibile.

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APPELLO PER LA SALVAGUARDIA E IL RESTAURO DEL COMPLESSO ARTISTICO-MONUMENTALE DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DE LOS ANGELES A MANAGUA

Vi chiediamo di inviare la lettera qua sotto riportata

Da qualche mese presso la chiesa di Santa maria degli angeli di Managua (che molti di noi conoscono chi personalmente chi a distanza, per le sue belle opere e murales che rappresentano anche momenti della rivoluzione),si è insediato un nuovo parroco che ha distrutto  tutta l’area del presbiterio , tra cui un piano di 286 piastrelle di ceramica policroma che, secondo il parere degli esperti, era parte integrante e assolutamente determinante di tutta la MONUMENTALE ARTISTICO. La foto lo dice chiaro.

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1979 – Ricordando

Adriano caro,
Non ho avuto tempo e modo di conoscerti personalmente meglio. I nostri incontri si contano sulle dita della mano, sinistra, come sempre chiusa a pugno. Ma ti conosco attraverso i racconti dei compagni del collettivo Leonel Rugama di Roma. In quelle storie e negli sguardi di chi le raccontava, traspariva tutto l’ amore, il rispetto, la stima profonda che solo un uomo “precioso” può meritare. E così sei diventato “compagno” anche per me. Perché chi è compagno dei miei compagni, è necessariamente mio compagno.
Credere nei propri compagni…è molto simile a credere in Dio, ma con la fondamentale differenza della scelta. Io scelgo i miei Dei; así que yo tengo mi Pachamama, tengo el dios de las palabras, lo de los discursos, el dios de los trabajadores, lo de la mesa, Ia diosa de las sonrisas, el dios y la diosa de las computadoras, tengo también el dios de los discursos prolijos, que es el mismo de la ternura. Yo tengo el dios de la amistad, la diosa del amor y el jefe de los dioses y diosas. Y todos esos yo los llamo compañeras y compañeros. I compagni bisogna volerli, cercarli e se si è molto fortunati, trovarli. Io questa fortuna l’ho avuta e devo ringraziarti, Adriano, perché ho capito che è anche merito tuo se questo meraviglioso gruppo di cialtroni è potuto diventare un collettivo di uomini e donne “precios*s”.  E se esiste un Luogo dei Giusti, salutaci Augusto, Ernesto, Fidel, Hugo, Josè, Salvador, Enrico, Stefano e tutti coloro che hanno segnato e segnano il nostro cammino. Dì loro che molto probabilmente usciremo sconfitti, ma che solo grazie alle grandi Storie che gli Sconfitti incidono ogni giorno sulla propria pelle, la ruota della semplice storia dei vincitori sigue caminando. Hasta siempre, compa Adriano.
Mattia Roma

Nicaragua sede del 23° Incontro del Forum di Sao Paulo

Nuestra America in lotta

Per l’unità e una seconda e definitiva indipendenza

Nicaragua sede del 23° Incontro del Forum di Sao Paulo

Managua, 17 luglio (LINyM) -. Dal 15 al 18 luglio si svolge a Managua, in Nicaragua, il 23° Incontro del Forum di São Paulo, il principale spazio di analisi, dibattito e concertazione politica di partiti e movimenti della sinistra latinoamericana e caraibica. A questo nuovo appuntamento partecipano più di 330 delegati e delegate provenienti da 22 paesi della regione e numerosi invitati internazionali di altri 9 paesi europei e asiatici.

“È toccato a me il piacere e l’onore, qui nella terra di Sandino, solidale e antimperialista, di darvi il benvenuto a nome del Fronte sandinista di liberazione nazionale”, ha detto durante la serata inaugurale, Jacinto Suárez, responsabile delle relazioni internazionali del partito di governo.

Mónica Valente, segretaria esecutiva del Forum di São Paulo, ha ricordato ai presenti l’importanza della recente “clamorosa vittoria elettorale” del presidente nicaraguense Daniel Ortega, ha reso omaggio allo storico leader della rivoluzione cubana Fidel Castro e ha ricordato il comandante Ernesto ‘Che’ Guevara nel cinquantesimo anniversario della scomparsa.

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Buon Viaggio Adriano

CIAO ADRIANO, OGGI BANDIERA ROSSA A LUTTO, COMPAÑERO PARA SIEMPRE

Le parole che non avremmo mai voluto scrivere, i pensieri in cui non avremmo mai voluto imbatterci. Perché in questi casi, anche quando sgorgano con tutta la loro autenticità, cariche di dolore e costernazione, non sono che uno zero virgola di quanto si vorrebbe esprimere.
I combattenti che seguirono il Che fino all’ultimo respiro, sono stati anche i primi a rifiutarne l’agiografia postuma. La santificazione. O peggio ancora, il macabro marketing di cui è stato purtroppo oggetto. Hanno dovuto poi lottare, supremo paradosso, per restituirgli la umanità che invano, gli avvoltoi di ogni tempo, hanno provato a strappargli. A lui, che per la umanità ha dedicato tutta la vita fino a incontrare la morte. A sfidarla, guardando negli occhi il tremolante assassino in divisa. Ernesto Guevara è stato un esempio inarrivabile di coerenza, una virtù che al solo nominarla fa tremare i polsi. Non ha diretto i combattimenti al riparo delle retrovie, ma è sempre stato al centro del campo di battaglia. Ha reso giustizia dei crimini e dei tradimenti e per questo si è guadagnato il rispetto di chi combatteva al suo fianco. Non ha ceduto né un solo millimetro all’autoreferenzialità a alla comodità della “fama”, e per questo Fidel augurava ai giovani “Siate come il Che”.
Adriano aveva una scorza dura e duro poteva risultare il tentare di scalfirla, di trovarci un pertugio per entrarvi. Almeno fino a quando, dietro quell’apparente impenetrabile armatura, si scopriva un campione di umanità. Al punto che ora, accorgendosi di coniugare inutili verbi al passato, ci si scopre così vulnerabili che quella corteccia vorremmo averla noi. Per difenderci da un destino che neanche il più coriaceo, volitivo, appassionato dei propri compagni di viaggio può sconfiggere. Quel viaggio si chiama Solidarietà, si chiama Internazionalismo, si chiama Nicaragua e Rivoluzione Popolare Sandinista. Insomma, quanti nomi si vogliano per significare un impegno lungo tutta una vita. Con la ruvidezza di chi ha sempre pedalato in salita ma senza mai perdere la tenerezza. La Milano operaia solidale e popolare in cui è cresciuto non l’ha mai abbandonato, non ha mai smesso di essere bussola e riferimento. E restituiva tutto quel patrimonio di saperi ed esperienze con lucidità, senza ipocrisie o verità di comodo. Chi lo ha incrociato nelle variegate strade che conducevano al Nicaragua e all’America Latina in generale, ne ha fatto sicuramente tesoro. Riducendo ora questo incalcolabile portato di dignità, come lo dovrebbe essere d’altronde per qualsiasi degna esistenza, a uno sterile necrologio, faremmo torto a ciò che più detestavi in vita. Ci arroghiamo quindi il diritto di ricordarti per ciò che sei, strapazzando la logica e violentando la sintassi, perché forse questo ci aiuta a comprendere meglio chi siamo. Magra consolazione, anzi odiosa e irritante, così fastidiosa che non si riesce ad accettare. Avremmo voluto continuare a discutere ridere e piangere all’infinito, davanti a una immancabile bottiglia di ron. L’infinito ci ha però preceduto, ha messo sul tavolo un piatto di rabbia e un bicchiere di lacrime. Un pasto che non ti riveleremo mai di aver consumato.
Hasta siempre compagno Adriano Cernotti, Sandinista di Quarto Oggiaro

 

Si è presentata a Milano la mostra Fotografica di Omaggio internazionalista

Nicaragua, la SOLIDARIETA’ e la lotta degli anni 80 per la dignità e la giustizia
-La forza dell’ appoggio operaio italiano
-Le brigate, pratiche concrete di apprendimento reciproco
-La mostra continua nel suo giro europeo

Sergio Ferrari y Gerald Fioretta
(grazie a Lucio e Tullio per il reportage fotografico, grazie  a Ri-Make per l’ospitalità)

Memoria, impegno e omaggio. Più di 30 anni dopo, il Nicaragua sandinista degli anni ottanta ha ripreso vita a Milano dove, domenica 11 giugno, per la prima volta in Italia, è stata presentata la Mostra fotográfica in omaggio al popolo nicaragüense e agli internazionalisti uccisi dalla controrivoluzione.Una cinquantina di militanti della solidarietà si sono dati appuntamento al centro sociale Ri-Make ad Affori per partecipare all’inaugurazione della mostra. Questa è stata la prima tappa italiana della mostra che è già stata presentata in varie occasioni in Francia, Svizzera e Spagna.
La mostra si compone di 16 grandi foto accompagnate da testi e commenti che testimoniano l’impegno solidale di alcuni militanti internazionalisti uccisi in Nicaragua durante gli anni della guerra controrivoluzionaria contro il sandinismo.La mostra è stata ideata e realizzata dall’associazione francese “Adelante” e illustra le principali conquiste sociali della Rivoluzione: la riforma agraria, la salute, l’educazione popolare, la grande partecipazione Ispirati dalle immagini, i partecipanti all’evento, hanno ricordato le loro esperienze personali e dato spazio alle emozioni facendo rivivere per due ore uno spaccato degli anni ottanta.

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