La Corporazione della Zona Franca e gli imprenditori
ci rispondono così
Lettera della Corporazione della Zona Franca
de "Las Mercedes" (organismo amministrativo che gestisce le Zone Franche
statali), in risposta al Campo Pagado pubblicato dall'Associazione Italia-Nicaragua
sui quotidiani "El Nuevo Diario" e "La Prensa" lunedì 21 febbraio
2000
Managua, 6 marzo 2000
AL POPOLO DEL NICARAGUA
e per conoscenza:
Sig. Gustavo Porras - Coordinatore
Fronte Nazionale dei Lavoratori (FNT)
Sig. Roberto Gonzales -Segretario
Generale Centrale Sandinista dei Lavoratori (CST)
Sig. Pedro Ortega Mendez - Segretario
Generale Federazione Tessili, Abbigliamento, Pellame e Calzature
Egregi Signori,
LA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE
IN NICARAGUA HA NOME E COGNOME e per questo, davanti alla "preoccupazione"
per la situazione dei lavoratori della Zona Franca in Nicaragua che organizzazioni
europee legate a voi si sono espresse in "campos pagados" nei quotidiani
nazionali, e davanti alla manifesta ignoranza della realtà che queste
organizzazioni e i suoi informatori dimostrano, la Corporación de
Zonas Francas chiarisce alla opinione pubblica quanto segue.
Le leggi della Repubblica di Nicaragua
contemplano meccanismi di vigilanza dei diritti dei lavoratori. Il Ministero
del Lavoro (MITRAB) è l'organo incaricato di vigilare che imprese
e lavoratori adempiano ai loro obblighi. Secondo il registro del MITRAB,
le "violazioni" a cui fa riferimento
il menzionato documento sono quasi impercettibili, in relazione al totale
delle infrazioni scoperte attraverso delle ispezioni lavorative
che periodicamente si realizzano nei posti
di lavoro a livello nazionale.
Questo controllo si effettua per mezzo
della Delegazione che il MITRAB ha nella Zona Franca Industrial Las Mercedes,
essendo questo l'unico complesso industriale che, a livello centroamericano,
conta con la presenza permanente della autorità del MITRAB.
Per queste ragioni vi chiariamo che:
-
Il Governo della Repubblica di Nicaragua,
presieduto dall'Eccellentissimo Signor Presidente della repubblica, Dott.
Arnoldo Alemán Lacayo, è rispettoso delle leggi del paese.
E che nonostante, il Governo del Nicaragua - attraverso il Ministero del
Lavoro - compie gli sforzi necessari, insieme con i rappresentanti di lavoratori
e imprese, per armonizzare gli interessi di entrambi, con il fine di mantenere
un ambiente di mutuo rispetto e armonia lavorativa, non premia le persone
con condotta impropria.
-
Il Nicaragua è sempre stato rispettoso
dei suoi impegni internazionali. Per questo, firmando i Convegni dell'Organizzazione
Internazionale del Lavoro (OIT) N. 87 e 98 si è garantita l'ampia
libertà sindacale e la negoziazione
collettiva, sempre e quando sia i sindacati che i contratti collettivi
siano a norma di legge.
Attualmente, nelle 27 imprese che
integrano la Corporación de Las Zonas Francas esistono 11 sindacati
affiliati a 5 centrali sindacali: 4 alla Central
de Trabajadores de Nicaragua Autónoma (CTNa), 4 alla Central Sandinista
de Trabajadores (CST), 1 alla Central General de Trabajadores Independiente
(CGTi) e 1 alla Central de Unificación Sindical (CUS). Inoltre funzionano
2 Comitati di lavoratori, 1 Comitato di Solidarietà e il Movimiento
di Mujeres Trabajadoras y Desempleadas Maria Elena Cuadra, che raccoglie
5.000 lavoratrici delle 16.695 persone che lavorano nella Zona Franca Las
Mercedes. Di queste, 8.894 sono coperte da Contratti Collettivi rappresentando
più della metà dei lavoratori: questo significa che le imprese
sotto il regime di zone franche sono rispettose delle leggi del lavoro
del paese e, a livello regionale, le zone franche di Nicaragua sono quelle
che hanno più organizzazioni e contratti collettivi.
Sfortunatamente, di questi 8894 lavoratori
coperti da contratti collettivi, quelli che sostengono la Rivendicazione
e la lotta dei sindacati, FNT, CST e la Federación Textil, Cuero
y Calzado, contano unicamente su 790 iscritti, equivalenti al 3,5% del
totale degli occupati nella zona franca statale e privata. Per questo motivo
pensiamo che non siano i più adeguati per aggiudicarsi nessuna rappresentatività,
poiché in effetti non ce l'hanno.
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Il diritto ad associarsi sindacalmente
e a fare contratti collettivi sono stabiliti dal Codice del Lavoro. Se
nelle imprese della Corporación de Zonas Francas esistono questi
tipi di organizzazioni e contratti è perché gli imprenditori
rispettano ciò che è stabilito dal Codice del Lavoro.
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In Nicaragua esiste una COMMISSIONE NAZIONALE
DEL SALARIO MINIMO, dove partecipano in modo tripartito governo, imprenditori
e lavoratori. Questa stabilisce i minimi salariali per ognuno dei settori
della economia del paese. Nel caso particolare delle imprese sotto regime
di zone franche, il minimo stabilito per legge è di 800 cordabas
(65$) al mese.
Nonostante la modalità di stipendio
per questo settore sia stabilita nell'Art. 83, paragrafo "B" del Codice
del Lavoro, l'eccedente che qui si paga è per produzione. L'organo
rettore dei problemi sul lavoro in questo paese non registra violazioni
su questi aspetti da parte delle imprese della Zona Franca.
-
Tutte le imprese della zona franca hanno
una Commissione Mista di Igiene e Sicurezza Occupazionale, (secondo quanto
è stabilito dalla legge sul lavoro e a quanto esigono i suoi clienti
all'estero) e che è formata da rappresentanti degli imprenditori
e lavoratori, con l'obiettivo di
adottare insieme le misure necessarie per proteggere la salute, la sicurezza
e la situazione igienica dei lavoratori.
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In Nicaragua esistono disposizioni severe
che puniscono gli atti di negligenza dei nicaraguensi che attentano contro
l'ambiente: per questo, il
Ministero dell'ambiente e Risorse Naturali (MARENA), organo di questa politica,
è venuto a controllare direttamente, senza aspettare che interessi
stranieri ci segnalino se dobbiamo o no rispettare le nostre proprie leggi.
-
La Corporación de Zonas Francas
si è sempre preoccupata, insieme con gli investitori, di mantenere
e sviluppare politiche sociali, molto più avanzate di quello che
le leggi del lavoro segnalano. Nel Parco Industriale Las Mercedes operano
2 cliniche che danno assistenza ai lavoratori di questo complesso, c'è
anche un Centro di Sviluppo infantile in modo che i figli dei lavoratori
siano controllati mentre i genitori stanno lavorando, il quale è
pagato dalla Corporación de Zonas Francas, gli imprenditori e una
minima parte dai lavoratori. Così pure su richiesta della amministrazione
di questo complesso si è ottenuto la installazione di una Delegazione
Permanente del Ministero del Lavoro, il quale funziona dal mese di marzo
del 1997 con l'obiettivo di aiutare i lavoratori nella gestione delle loro
lamentele verso questo organismo. Le imprese sono dotate di refettorio
e area ricreativa per i loro dipendenti, e in alcune sono dotate di una
propria clinica in-situ.
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È totalmente assurdo e ignorante
della realtà del paese, l'affermazione che i suddetti "preoccupati"
fanno in relazione alla contrattazione di
manodopera infantile in queste imprese. Nonostante che la OIT permette
la contrattazione di maggiori
di 14 anni nei paesi in via di sviluppo, come è il caso del Nicaragua,
gli impresari della zona franca si sono impegnati (come lo
hanno fatto altre prestigiose imprese
a livello nazionale) a mantenere una campagna di sensibilizzazione contro
la contrattazione di minori, secondo l'accordo sottoscritto col MITRAB,
tenendo come testimoni funzionari dell'UNICEF e del Programma di Eliminazione
del Lavoro Infantile della OIT. In queste aziende si assumono solamente
maggiori di 18 anni.
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Le relazioni lavorative, tanto in Nicaragua
come in qualsiasi parte del mondo, indipendentemente dal suo sviluppo,
passano per il mutuo rispetto dei diritti reciproci delle parti. Le donne
in stato di gravidanza possono essere licenziate soltanto quando infrangono
le leggi e la giusta causa che motiva il licenziamento dovrà essere
comprovata dalle autorità del Ministero del Lavoro. Qualsiasi licenziamento
senza la previa autorizzazione del MITRAB costituisce una violazione, e
in questo caso i tribunali obbligano la reintegrazione al posto di lavoro
la lavoratrice licenziata.
-
Lo sviluppo dei paesi passa per il rispetto
della libera impresa. Il mercato stabilisce le condizioni di contrattazione
commerciale e in base a questa
condizione si stabiliscono modelli economici che permettano lo sviluppo
socio-economico. Questo sviluppo è quello cui aspira il Nicaragua,
rispettando i diritti degli individui.
Se sono tanto preoccupati, queste organizzazioni
straniere e i suoi informatori, per le supposte "violazioni" che ci sono
nella zone franche del Nicaragua,
invece di andare spendendo soldi in "campos pagados" per denunciarle, dovrebbero
cercare investitori tanto "etici" come loro che investano in Nicaragua
e generino occupazione "senza sfruttamento" e questo "lavoro con dignità"
di cui tanto abbiamo bisogno noi nicaraguensi. I vostri informatori dovrebbero
essere più nazionalisti e belligeranti, assumendosi anche il compito
di potare maggiori investimenti a questo paese, invece di cercare di sminuirli
con campagne internazionali denigranti.
Fraternamente
Ing. José Marenco Cardenal
Segretario Esecutivo "Corporación
de Zonas Francas"
"INVESTITORI SENZA SFRUTTAMENTO
E LAVORO CON DIGNITÀ"
Adesioni:
Ing. Lucien Benoit
- Gerente generale ZFILM
Sig. Che Yun-Po
- Gerente Generale Chentex Garments, S. A.
Sig. Chen Chih-Yen
- Gerente Generale Chih Hsing Garments Managua, S.A.
Sig. Sunny Chang
- Gerente Generale China United Garments Mfg. S.A.
Ing. Augustin Vega
- Gerente Generale Calzado Ecco de Nicaragua, S.A.
Sig. Tsai Tsung-Ken
- Gerente Generale Formosa Textil, S.A.
Sig. Steven Chang
- Gerente Generale Fortex Industrial Nicaragua
S.A.
Sig. Young Sik Kwon
- Gerente Generale Hansae, S.A.
Sig. Alex Park -
Vice-Gerente Generale Istmo Textil, S.A.
Sig.ra Sandra Hernandez
- Gerente Generale Jem III, S.A.
Ing. Ricardo Maldonado
- Gerente Generale Maquiladora Ronaco, S.A.
Sig. Paul Wong -
Gerente Generale Metro Garments, S.A.
Dott. Maria Isabel Lara
- Gerente Generale Mil Colores, S.A.
Sig. Wu Wei-Ko -
Gerente Generale Nien Hsing International, S.A.
Sig. James Scott Vaughn
- Gerente Generale Ropa de las Mercedes, S.A.
(Rocedes)